In un post di qualche tempo fa, Darm ci ha introdotto alla Babele delle trascrizioni e traslitterazioni da lingue che usano o hanno usato l’alfabeto arabo.

Il post si chiamava Maometto e i suoi fratelli perché uno degli esempi portati era proprio il groviglio di “rese” del nome del profeta dell’islam: Muḥammad (مُحَمَّد).

Ciò che il post rilevava solo in maniera laterale era il fatto che spesso le varianti di uno stesso nome indicano da secoli l’esistenza di un consolidato uso di quella variante in uno specifico contesto geografico.

Che, insomma, siamo di fronte a nomi effettivamente diversi (fate un raffronto qui): non facciamo differenza fra un Paolo e un Paul?

Veniamo all’oggi e alla notizia che in Inghilterra e Galles i neonati “maometti” hanno superato i jack.

La notizia nasce perché si è deciso di mettere insieme tutte le varianti del nome “Muḥammad”.

E’ come se mettessimo insieme tutte le varianti del nome Johannes e poi decidessimo di contarli tutti insieme: avrebbe senso?

Decidiamo, ad esempio, di contare insieme le varianti maschili e femminili dello stesso nome… Scopriamo che inglesi e gallesi hanno una fortissima predilezione per i nomi che iniziano per Oliv (Oliver e Olivia).

E questo che significa? Niente.

Lorenzo DeclichNumeri e favoleeurabia,galles,inghilterra,maometto,muhammad,nomi,onomastica
In un post di qualche tempo fa, Darm ci ha introdotto alla Babele delle trascrizioni e traslitterazioni da lingue che usano o hanno usato l'alfabeto arabo. Il post si chiamava Maometto e i suoi fratelli perché uno degli esempi portati era proprio il groviglio di 'rese' del nome del profeta dell'islam:...