Lo avevamo lasciato in Kafiristan, in gita di piacere.

Da lì si era preso la libertà di non minacciare gli USA, ma solo la Francia.

Proprio mentre tutti i media del mondo si concentravano su uno strano attacco di al-Qaida-nella-Penisola-Araba agli USA, perpetrato via cargo UPS.

Bene, ieri l’ex-capo dell’intelligence tedesca ci ha detto che Osama fa base nei dintorni di Peshawar.

Quello che non ci dice August Hanning è se il terrorista è tornato dalle vacanze o è ancora nel Chitral*.

Intanto però, via al-Qabas, un giornale del Kuwait, giunge notizia che un gruppo di alqaidisti storici, rifugiatisi in Iran dopo l’11 settembre, si siano spostati dall’Iran allo Yemen.

Non mi suona benissimo per diversi motivi, primo fra tutti il fatto che Iran e Yemen non confinano e nessuno ci spiega come fanno ad arrivare ‘sti gruppi di terroristi dall’Iran senza essere intercettati.

Questa storia degli alqaidisti in Iran ridonda non poco e assume sfumature e livelli di realismo di volta in volta diversi.

In ordine cronologico inverso abbiamo:

  1. un alqaidista mammone che dall’Iran passa in Pakistan e si consegna alle guardie pakistane (vedi qui);
  2. l’uscita dall’Iran e l’entrata via Siria in Iraq di vari alqaidisti che dovevano pianificare attacchi contro gli americani e i mondiali di calcio (qui), attacchi mai verificatisi (qui);
  3. la presenza di Bin Laden e Ayman al-Zawahiri in Iran (vedi qui).
  4. la presenza di parte della famiglia di Bin Laden in Iran (qui).

Il Kuwait sembra essere una specie di centrale per la fuga di notizie su al-Qaida in Iran: l’altra volta, cioé quando Osama veniva dato in Iran con tanto di squadriglie di Hezbollah al seguito, la fonte era as-Siyyasa, oggi è al-Qabas.

E la fonte oggi non è iraniana, come nel primo caso: il giornale afferma di aver appreso una notizia diffusa presso le “forze delle coalizione” tramite un rapporto riservato.

Che spioni di kuwaitiani!

Particolari interessanti su questo rapporto: fra i terroristi masochisti che hanno deciso di andare in Yemen proprio nel momento in cui Obama invia lì altri droni, c’è anche Sulayman Abu Ghayth cioè il vecchio portavoce ufficiale di al-Qa`ida (un kuwaitiano: sarà per questo che la notizia esce in Kuwait?).

Quest’uomo è un personaggio chiave nella narrativa dell’11 settembre: fu il primo alqaidista a riferirsi all’attacco delle Torri Gemelle, il 10 ottobre 2001, a tre giorni dall’attacco americano in Afghanistan (bin Laden lo ammise un mese più tardi anzi: trovarono un video in Afghanistan in cui Bin Laden parlando con un amico,  lo ammetteva velatamente**).

Chissà, forse ci regalerà altre perle.

Di sicuro c’è, come dice Varisco e come vado affermando in varie forme da qualche tempo, che lo Yemen non è una “fabbrica di terroristi”. E’ casomai:

  1. una Mecca per terroristi non yemeniti (in maggioranza sauditi);
  2. un posto poverissimo e corrottissimo, dilaniato da ben 2 guerre civili.

Ma si sa, i rapporti riservati sono tagliati con l’accetta, e questo, in particolare, descrive lo Yemen: “come l’Afghanistan durante l’invasione sovietica, con la differenza che le milizie sul terreno hanno ideologie, pensiero e programmi diversi, sebbene concordino su una cosa: la presa del potere e la lotta contro le forze della coalizione ” (le milizie sarebbero gli al-Houthi – sciiti zayditi del nord, gli indipendentisti ex-socialisti del sud, al-Qaida nella Penisola Araba + rinforzi dall’Iran).

Un affermazione assolutamente demenziale perché in Yemen non c’è nessuna invasione e nessuna “lotta contro le forze della coalizione” bensì, appunto, una guerra intestina con 2 corni e un combattimento a colpi di drone contro qualche centinaio di alqaidisti.

Non parlo di sesso degli angeli, vero?

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* Dopotutto non è poi così lontano.

Totale: 338 km
Peshawar 25000
Pakistan
1. Procedi in direzione nord da Islamia Rd verso Mall Rd
30 m
2. Prendi la 1a a destra in corrispondenza di Mall Rd
800 m
3. Svolta leggermente a sinistra in Saddar Rd
850 m
4. Svolta leggermente a sinistra per rimanere su Saddar Rd
850 m
5. Svolta leggermente a destra in Grand Trunk Rd
4,8 km
6. Prendi l’uscita verso Ring Rd
58 m
7. Mantieni la destra al bivio per proseguire verso Ring Rd
230 m
8. Svolta a sinistra in Ring Rd
1,0 km
9. Svolta leggermente a sinistra in Islamabad-Peshawar Motorway
43,5 km
10. Prendi l’uscita
900 m
11. Alla rotonda prendi la 2a uscita e imbocca NH45/Nowshera Mardan Rd 

Continua a seguire la NH45
40,6 km
12. Continua su N-45
35,1 km
13. Svolta a sinistra per rimanere su N-45
33,6 km
14. Continua su Chakdara Rd
7,3 km
15. Chakdara Rd svolta leggermente a sinistra e diventa Dir Rd
1,2 km
16. Continua su Dir – Malakand Rd
19,6 km
17. Continua su Dir Malakan Rd/N-45 

Continua a seguire la N-45
50,5 km
18. Continua su NH 45
290 m
19. Svolta leggermente a sinistra in چترال – دیر روڈ‎
19,0 km
20. Svolta leggermente a sinistra in Lowari Tunnel Road
230 m
21. Continua su Lowari Tunnel
8,5 km
22. Svolta a destra in چترال – دیر روڈ‎
13,0 km
23. Svolta a destra per rimanere su چترال – دیر روڈ‎
55,4 km
24. Svolta tutto a sinistra
1,1 km
Chitral
Pakistan

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** Questo suo amico, e cioè Khalid bin `Uda bin Muhammad al-Harbi, fra l’altro, si arrese nel 2004 profittando un’amnistia saudita.

Lorenzo DeclichLost Osama9/11,afghanistan,al-huthi,al-qabas,al-qaida,al-qaida nella penisola araba,al-siyyasa,arabia saudita,august hanning,droni,iran,Khalid bin `Uda bin Muhammad al-Harbi,kuwait,osama bin laden,pakistan,peshawar,sulayman abu ghayth,terrorismo,ups,yemen
Lo avevamo lasciato in Kafiristan, in gita di piacere. Da lì si era preso la libertà di non minacciare gli USA, ma solo la Francia. Proprio mentre tutti i media del mondo si concentravano su uno strano attacco di al-Qaida-nella-Penisola-Araba agli USA, perpetrato via cargo UPS. Bene, ieri l'ex-capo dell'intelligence tedesca ci...