Ahmed Ghailani, il terrorista sfocato
Ahmed Khalfan al-Ghailani, il forse-terrorista 36enne dichiarato innocente per 285 capi d’imputazione su 286 durante il primo processo civile a un detenuto di Guantanamo, è nato a Zanzibar.
A Zanzibar non si parla arabo, se non come seconda lingua.
Non ci sono persone native di Zanzibar che parlino arabo dal 1964, anno in cui la violenta rivoluzione guidata da John Okello*, esponente dell’ala macellaia del partito Afro-Shirazi, determinò la fine del sultanato di Zanzibar e il massacro di decine di migliaia di nativi-arabi (o supposti tali).
A Zanzibar si parla lo swahili, una lingua che da circa un secolo si scrive solo in caratteri latini.
Non si capisce perché, dunque, il nome di Ahmed Ghailani, su wikipedia, sia traslitterato in caratteri arabi.
La voce che lo riguarda inizia così:
Ahmed Khalfan Ghailani (Arabic: أحمد خلفان الغيلاني, ʼAḥmad Khalifān al-Ghaīlānī) is an alleged member of the al-Qaeda terrorist organization.
E’ come se la voce di wikipedia riguardante Karl Marx iniziasse così:
Karl Marx (italiano: Carlo Marcs) è stato un filosofo, economista e rivoluzionario tedesco…
Converrete, insomma, che l’identità di Ahmed, così arabizzata, viene perlomeno travisata** se non manipolata.
Se poi cerchiamo immagini di Ahmed, scopriamo di non sapere bene nemmeno come sia fatto il suo viso.
Abbiamo:
- fotografie di quando era un ragazzetto;
- ritratti che, a giudicare da quanto differiscono l’uno con l’altro, sembrano assai inaccurati.
Questa persona per i media non è molto di più che un’astrazione.
Eppure a Guantanamo ci ha passato almeno un quinquennio.
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* La rivoluzione di Zanzibar ebbe luogo giusto all’indomani di una di quelle leggendarie fughe britanniche dalle proprie colonie.
** A Zanzibar ho conosciuto un antropologo americano che studiava proprio “l’identità araba” nell’arcipelago di Zanzibar, partendo dalla costatazione che tutto un settore di quella società si autodefiniva “arabo” nonostante non fosse in grado di pronunciare una sola parola in quella lingua.
https://in30secondi.altervista.org/2010/11/18/ahmed-ghailani-il-terrorista-sfocato/Per la precisioneahmed khalfan al-ghailani,guantanamo,islam,swahili,terrorismo,zanzibar
Sulla costruzione dell’identità araba dei zanzibarini ci sarebbe molto di più da dire, sia auto-costruita che etero-costruita. Se non altro perché questo Ahmed si chiama Ghaylani e non, che so, Obama (il primo cognome kenyota che mi viene in mente).
Da come la notizia è riportata su repubblica, la sentenza è comunque incomprensibile: pur avendo creduto al fatto che lui abbia fornito dell’esplosivo senza sapere per quali scopi sarebbe stato usato, i giudici hanno mantenuto come unico capo di accusa la cospirazione “per distruggere beni di proprietà degli Stati Uniti”.
A rigor di logica, l’unica accusa imputabile dovrebbe essere per detenzione e smercio di esplosivi, ma credo che un tale reato compiuto in Kenya non sia perseguibile negli USA. O no?
In god they trust…
D