I migranti “vogliono tornare”.

A scontrarsi contro questo luogo comune, non sappiamo se giusto o sbagliato, è la dura realtà dei paesi d’origine, dove non si trova lavoro.

Dalla notizia che riporto qua sotto si evince, forse, che chi torna in patria non lo fa perché ha la possibilità, lì, di costruire qualcosa, ma perché in un modo o nell’altro ha fallito nel paese di arrivo.

SPAGNA: 32.000 EMIGRANTI DI RITORNO, IL 60% DISOCCUPATO

18 Novembre , 17:16

(ANSAmed) – MADRID, 18 NOV – Nel 2009 circa 31.689 emigranti in Spagna sono tornati nel proprio Paese d’origine. 15.970 nelle Americhe; 12.670 in Europa, e in minore misura in Asia (1.436), Africa (1.341) e Oceania (272). Sono i dati del rapporto ”Re-migrad@s” dell’Osservatorio permanente dell’emigrazione di ritorno in Spagna, finanziato al ministero del Lavoro ed Immigrazione.

A causa della crisi, si registra un cambiamento significativo del profilo dell’emigrante di ritorno: in prevalenza è giovane, con istruzione superiore, appartenente alla seconda o terza generazione. Nel 60% dei casi, gli emigrati di ritorno sono disoccupati. Degli impiegati, il 19,5% è lavoratore dipendente e il 15,6% è lavoratore autonomo. (ANSAmed).

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Lorenzo DeclichIn 30 secondiimmigrazione,lavoro,rimpatrio
I migranti 'vogliono tornare'. A scontrarsi contro questo luogo comune, non sappiamo se giusto o sbagliato, è la dura realtà dei paesi d'origine, dove non si trova lavoro. Dalla notizia che riporto qua sotto si evince, forse, che chi torna in patria non lo fa perché ha la possibilità, lì, di...