L'Iran e il feticismo della merce

Slavoj Žižek su Internazionale cita Oscar Wilde:

Le persone scoprono di essere circondate da una spaventosa povertà, da una spaventosa bruttezza, da una spaventosa fame. È inevitabile che tutto ciò le commuova. Di conseguenza, con intenzioni ammirevoli ma male indirizzate, con la massima serietà e molto sentimentalismo, si impegnano nel compito di rimediare ai mali che vedono. Ma i loro rimedi non curano la malattia, non fanno che prolungarla.

L’articolo di Žižek si intitola “La nuova beneficienza dei capitalisti” e continua così:

Di fatto, i loro rimedi sono parte della malattia. Cercano di risolvere il problema della povertà, per esempio, tenendo in vita i poveri o, nel caso di una scuola molto avanzata, divertendoli. Ma questa non è una soluzione, è un aggravamento del problema. L’obiettivo giusto è cercare di ricostruire la società su basi che rendano impossibile la povertà.

Sembra che anche Mahmud Ahmadinejad sia dentro al paradigma del “capitalismo della beneficienza”:

Peugeot: Ahmadinejad mette all’asta la sua 504 del 1977

Il presidente dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad ha messo all’asta la sua Peugeot 504 del 1977: l’auto, che il leader del paese mediorientale possedeva prima di entrare in carica, è una delle decine di migliaia di Peugeot esportate in Vicino e Medio Oriente nel corso degli anni ‘70.

La vendita all’incanto è stata indetta per raccogliere fondi allo scopo di finanziare alcuni progetti di edilizia popolare rivolti alle tante famiglie povere e poverissime del paese, che in molti casi non hanno un’abitazione.

Secondo quanto dichiarato dal Ministro per il Welfare e la Sicurezza Sociale della Repubblica Islamica, l’asta sarà aperta a una partecipazione internazionale, ma il luogo del suo svolgimento non è ancora stato scelto. Ma che cifra contano di realizzare con questa bizzarra iniziativa?

Via | LeftLane

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