Un giornale di Beirut, al-Akhbar, avrebbe cablogrammi che i giornali europei e americani non hanno.

I cablogrammi riguarderebbero il Libano e il processo, indetto dal Tribunale internazionale per l’assassinio di Rafiq Hariri, ex Primo ministro assassinato il 14 febbraio 2005.

In questo articolo al-Akhbar scopre la prima carta, promettendo di scoprirne altre.

Si tratta di un colloquio fra il canadese Daniel Bellemare, oggi Procuratore capo del tribunale e al tempo Commissario della Commissione Internazionale Indipendente di Investigazione delle Nazioni unite per l’assassinio Hariri, e l’ex-ambasciatrice americana in Libano, Michele J. Sison.

Nel colloquio, tenutosi il 12 settembre 2008 nell’ufficio del Commissario a Monteverdi, Bellemere chiese sostanzialmente 3 cose:

  1. che gli venissero fornite le informazioni di intelligence già richieste ufficialmente, oppure che si dichiarasse ufficialmente che esse non sarebbero pervenute;
  2. la possibilità di chiedere informazioni a circa 200 persone che in quel momento erano in prigione;
  3. che il Governo degli Stati Uniti facesse più pressioni sui Britannici per fornire maggiori informazioni alla Commissione.

Per chi non lo sapesse la questione dell’assassinio di Hariri è davvero delicata: fughe di notizie incolpano Hezbollah la qual cosa ha già rischiato di destabilizzare la situazione in Libano.

Da Wikipedia:

Il 23 maggio 2009 il settimanale tedesco Der Spiegel rivela che le indagini condotte dal Tribunale Internazionale indicano in Hezbollah il colpevole dell’omicidio di Rafiq al-Hariri. Il Der Spiegel afferma che tali notizie provengono da fonti vicine al tribunale. I giudici del tribunale hanno detto di non sapere da dove sia uscita la notizia.[4]

Il partito sciita nega totalmente di essere il responsabile.

Gli altri partiti politici del Libano mantengono un basso profilo, molti scelgono di non commentare la vicenda o comunque rilasciano dichiarazioni tese a non strumentalizzare la notizia neanche per fini elettorali (le elezioni politiche cadono il 7 giugno del mese seguente).

Molto duro sulla vicenda è il ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman,che ha chiesto un mandato d’arresto internazionale per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.[5]

Una sola osservazione, forse complottarda.

Se i files vengono distribuiti in base a criteri geografici-linguistici c’è dietro, sicuramente, una strategia.

Lorenzo DeclichCablegate on airal-akhbar,beirut,commissione internazionale indipendente di investigazione delle nazioni unite per l'assassinio hariri,daniel bellemare,libano,Michele J. Sison,rafiq hariri,wikileaks
Un giornale di Beirut, al-Akhbar, avrebbe cablogrammi che i giornali europei e americani non hanno. I cablogrammi riguarderebbero il Libano e il processo, indetto dal Tribunale internazionale per l'assassinio di Rafiq Hariri, ex Primo ministro assassinato il 14 febbraio 2005. In questo articolo al-Akhbar scopre la prima carta, promettendo di scoprirne...