Elezioni in Egitto: non piace vincere facile
Le elezioni parlamentari egiziane si sono svolte in un clima di intimidazione e si è assistito ai “soliti” brogli.
E’ vero, le elezioni parlamentari in Egitto non sono così importanti perché tutto il potere o quasi è in mano al Presidente.
Tuttavia:
- rispetto alle presidenziali, hanno (o avevano) il pregio di rappresentare in una forma o in un’altra le forze politiche presenti e attive in Egitto;
- è comunque giusto che una tornata elettorale si svolga nel migliore dei modi, anche nel caso in cui si debba eleggere il Consiglio di Pianerottolo.
Quando le elezioni si svolgono così male, la preoccupazione di chi le vince, in questo caso il sempiterno Partito Nazionaldemocratico di Mubarak, è di renderle almeno verosimili.
Ma neppure questa cosa si è verificata.
L’NDP ha preso al primo turno 217 seggi su 508. 8 seggi sono andati alle opposizioni. Nessun candidato dei Fratelli Musulmani ha vinto al primo turno.
il risultato è così inverosimile che le opposizioni si sono ritirate, non parteciperanno ai ballottaggi.
Il neonato al-Ahram online in inglese, giornale governativo, titola: “L’ imbarazzo dell’NDP riguardo ai risultati elettorali“.
Queste sono le facce lunghe dei neoeletti:
Così non si può fare. Non viene bene. E’ una buffonata.
Il rischio è la deriva antidemocratica, la tentazione di destabilizzare usando strumenti non pacifici.
O no?
https://in30secondi.altervista.org/2010/12/02/elezioni-in-egitto-non-piace-vincere-facile/In 30 secondiegitto,elezioni,fratelli musulmani,mubarak,ndp,tagammu,wafd
ricordiamoci anche che c’erano stati diversi appelli da parte delle opposizioni (el-Baradei in testa) per boicottare queste elezioni. Il risultato, brogli a parte, potrebbe scaturire anche da questo.
Si sapranno dolo fra qualche giorno i dati definitivi, ma per quanto riguarda l’affluenza si va dal 25% sostenuto dal governo al 10% rilanciato dalle opposizioni (nel 2005 era intorno al 23%).
(da ADNKRONOS)
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