In Islam italiano di Stefano Allievi leggo che Livorno nel ’600 contava ben 4 moschee per gli schiavi musulmani, che in questa città erano particolarmente numerosi.

Si cita dalla relazione di viaggio di un frate siciliano di passaggio a Livorno:

la Moscova dei Turchi quale è una piccola casa, nella quale i Turchi non entrano se non a piedi scalzi e ben limpi d’ogni sporchezza, in cui vi è una cattedra con due scale, il libro del suo Alcorano ed altri libri della sua legge, in una parte vi sta indorata una cappa, in altra un trobante e altre coselle quali sono da loro adorati e quivi facciono i loro esercitii della loro maumettana legge. Questa moscova gli si permette perché anche i Turchi permettono ai Christiani nei loro bagni il fare le loro segrete chiese.

(Allievi S., Islam italiano, Einaudi, Torino 2003; p. 110 e segg.)

Mi pare molto illuminante circa i tempi (e i luoghi, a un passo dal Papa) non sospetti in cui venne fatta questa mirabolante concessione.

 

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In Islam italiano di Stefano Allievi leggo che Livorno nel ’600 contava ben 4 moschee per gli schiavi musulmani, che in questa città erano particolarmente numerosi. Si cita dalla relazione di viaggio di un frate siciliano di passaggio a Livorno: la Moscova dei Turchi quale è una piccola...