A Natale sono tutti più buoni, tranne gli islamofobi, almeno quelli italiani.

Due notizie di cronaca hanno scatenato il mai assopito risentimento verso i musulmani, a cominciare dalla tragica scomparsa della giovanissima atleta Yara Gambirasio, per il cui probabile delitto è stato incarcerato un ragazzo marocchino, Mohammed Fikri. Immediatamente molti hanno gridato “al lupo musulmano” lanciando le solite accuse: gli emigrati sono violenti, quelli musulmani odiano le donne uccidendo e violentando anche le “nostre”, bisogna scacciarli tutti ecc.

Peccato che, secondo l’ISTAT, sono quasi 7 milioni le italiane fra i 16 e i 70 anni che hanno subito nel corso della vita una forma di violenza, fisica o sessuale, e almeno l’80% degli stupri è compiuto da uomini, italiani, e noti alla vittima. Non ho sentito nessuno, però, proclamare che dovremmo scacciare i colpevoli, né che gli uomini italiani sono dei violenti, né che la matrice cristiano-cattolica favorisce questo tipo di delitti…

Ciò non significa che Mohammed Fikri non debba essere punito, se risulterà autore del delitto: al momento, però, pare proprio lo debbano scarcerare, perché l’unico indizio che ha portato al suo arresto è l’intercettazione di una telefonata, la cui traduzione dall’arabo è risultata sbagliata.

E questo ci porta ad un altro punto: quando ci attrezzeremo, nel nostro Bel Paese, a munirci di traduttori degni di questo nome?

Possibile che le procure italiane siano intasate da raccomandati o improvvisatori d’ogni nazionalità che continuano a perpetuare errori dalle tragiche conseguenze?

Ci sono poliziotti che si iscrivono all’università per seguire corsi di lingua araba a proprie spese perché stanchi di doversi servire di sedicenti interpreti che non capiscono neppure il nome degli interrogati!

E veniamo al secondo episodio, la ricomparsa degli squali a Sharm el Sheikh: la notizia “scientifica” secondo la quale gli squali sarebbero stati richiamati nel Mar Rosso da centinaia di  carcasse di montoni “barbaramente uccisi” durante la Festa del Sacrificio ormai sta facendo il giro del globo.

Insomma, il fatto che le coste più provate da decine di attacchi di squalo ogni anno siano, nell’ordine, quelle americane, sud africane e australiane (che non mi risultano popolate da musulmani) non ha importanza: la colpa degli attacchi degli squali è dei musulmani e delle loro barbare feste, punto e basta.

anna vanzanIn 30 secondiislam,italia
A Natale sono tutti più buoni, tranne gli islamofobi, almeno quelli italiani. Due notizie di cronaca hanno scatenato il mai assopito risentimento verso i musulmani, a cominciare dalla tragica scomparsa della giovanissima atleta Yara Gambirasio, per il cui probabile delitto è stato incarcerato un ragazzo marocchino, Mohammed Fikri. Immediatamente...