C’è chi, come ogni anno da un po’ di tempo a questa parte, si scaglia contro le “iniziative multiculti” legate alle feste di Natale (vedi il Corriere sulla “Festa delle luci” a Cremona lo scorso anno).

Ma c’è anche chi, in un paese schiavista a stragrande maggioranza musulmana, spende 11 milioni di dollari per un albero con addobbo.

Siamo ad Abu Dhabi, il luogo è l’Emirates Palace Hotel:

L’abete, alto 13 metri, si trova nella hall dell’albergo ed è decorato con elementi in oro e argento. Ciò che rende così elevato il valore è l’insieme di collane, orecchini e altri gioielli che ornano i rami. Khalifa Khouri, titolare di Style Gallery, che ha fornito i corpi di abbellimento, dice che l’albero sfoggia tanti diamanti, perle, smeraldi, zaffiri e altre pietre preziose. L’opera potrebbe entrare nel Guinnes dei Primati. Questo è l’obiettivo di Hans Olbertz, direttore generale dell’Emirates Palace, che ha in programma di contattare i giudici per effettuare le opportune valutazioni. Il complesso ricettivo che lo ospita è una scelta per Re, un rifugio delle celebrità, un luogo dove scoprire il passato, vivendolo nel presente per traghettarlo al futuro, come memoria permanente di un’esperienza unica (fonte).

I fruitori sono quegli avventori che – nella mente dei gestori dell’hotel – per nulla al mondo rinuncerebbero alle loro tradizioni e alla loro identità.

Sì, all’Emirates Palace Hotel, il Natale è ancora Santo.

Lorenzo DeclichIslamercatoabu dhabi,multiculturalismo,natale
C'è chi, come ogni anno da un po' di tempo a questa parte, si scaglia contro le 'iniziative multiculti' legate alle feste di Natale (vedi il Corriere sulla 'Festa delle luci' a Cremona lo scorso anno). Ma c'è anche chi, in un paese schiavista a stragrande maggioranza musulmana, spende 11...