La stampa italiana, non si sa perché, oggi osserva con sconcerto che sui files del Cablegate non ci sono, o quasi, riferimenti a Osama bin Laden.

Questa è l’ANSA, rimandata in varie salse da diversi altri media:

(ANSA) – ROMA, 29 DIC – Osama bin Laden ago nel pagliaio nei file sull’Afghanistan di Wikileaks: in oltre 70.000 documenti, sono meno di 100 i riferimenti al capo di al Qaida. E in uno del giugno 2007 si afferma che ‘e’ morto a Peshawar’. L’ultimo ‘ordine diretto’ dello ‘sceicco del terrore’, nei file di Julian Assange, risale all’incirca allo stesso periodo, la primavera-estate del 2007 (fonte).

Siccome sono uno suscettibile, faccio notare che ‘sta cosa l’avevo detta un mese fa. E mi tocca citarmi per non ripetermi:

Da quello che si sa dei file rilasciati da Wikileaks ieri sera non c’è notizia di Osama bin Laden.

Le ultime notizie su Osama provenienti da fonti americane risalgono al luglio scorso, quando Wikileaks  pubblicò i file sulla guerra in Afghanistan

Si tratta in questo caso di fonti dubbie e poco verificabili. Fidel Castro affermò di aver desunto dai file di Wikileaks che Osama bin Laden era (ancora) una spia americana.

Ma specifichiamo, perché avere dei “riferimenti” non significa avere “tracce”.

Esempio: un cenno a Bin Laden lo troviamo in questo cablogramma qui. Il 19 aprile 2006  si era tenuto un incontro a Washington del US-India Counterterrorism Joint Working Group. Il 24 maggio un ufficiale dell’ambasciata americana racconta ciò che ne pensa K. C. Sing l’ufficiale del Ministero degli esteri indiano preposto al gruppo.

Singh è ovviamente impegnato a fare diplomazia, cioè a convincere gli americani che c’è un pericolo grosso, e che il pericolo grosso è principalmente il Pakistan e che il servizio segreto pakistano, l’ISI, è più o meno coinvolto in qualsiasi cosa abbia a che vedere col terrorismo e al-Qaida, e che il Kashmir è un covo di terroristi.

Bene, ecco qualche stralcio:

Singh opened by noting that India is becoming more prominent on al-Qai’da’s radar, pointing to Ayman al-Zawahiri’s April 29 video message praising “popular jihadist movements against Indians in Kashmir” and calling India “the best candidate for carrying out the Zionist-Crusader scheme to humiliate, weaken, and dismember Pakistan.”

Singh asserted that Pakistan’s ISI retains connections to al-Qa’ida and has been privy to Usama bin Ladin’s communications. To the DCM’s question of information on operational links, Joint Secretary (Cabinet Secretariat, i.e. RAW) Sharad Kumar stated that Indian intelligence has transcripts of pre-9/11 meetings between UBL and Mullah Omar during which terrorism in J&K was discussed. He continued that UBL had been “willing to divert $20 million” from Central Asian programming to support Kashmir-oriented terrorism, and that UBL was quoted saying the Kashmiri jihadis “would not run short of funds.”

E’ ovvio: i nomi sono usati come spauracchi.

Conclusione: le citazioni di Bin Laden suoi cable del Cablegate pubblicati finora NON riguardano la caccia a Bin Laden.

E non c’è proprio nulla di strano in questo, considerata la natura dei dispacci.

 

Lorenzo DeclichCablegate on airal-qaida,ansa,ayman al-zawahiri,mullah omar,osama bin laden,pakistan,terrorismo,wikileaks
La stampa italiana, non si sa perché, oggi osserva con sconcerto che sui files del Cablegate non ci sono, o quasi, riferimenti a Osama bin Laden. Questa è l'ANSA, rimandata in varie salse da diversi altri media: (ANSA) - ROMA, 29 DIC - Osama bin Laden ago nel pagliaio nei file...