La Cina sbarca in Yemen
Dopo i turchi arrivano i cinesi.
Cina, visita nello Yemen per discutere partnership
Venerdì 14 Gennaio 2011 14:120
Il presidente della zona franca di Aden Azf, Abdul-Jalil al-Shuaibi, ha incontrato una delegazione del gruppo cinese Cwrc per discutere di un meccanismo per creare una partnership nello sviluppo dell’area industriale dell’Afz.Durante il meeting, Al-Shuibi ha confermato il desiderio del suo paese e quello dell’Aden Gulf company di creare una partnership con il gruppo cinese al fine di sviluppare diversi progetti di investimento congiunti. Da parte loro, i membri della delegazione hanno presentato le varie attività del gruppo dentro e fuori alla Cina, dicendosi estremamente interessati a stabilire un’alleanza con gli yemeniti nei settori d’interesse per l’Afz. Tra i vari progetti dell’Aden Gulf comany, una sussidiaria dell’Hail Saeed Anam Has, e dell’Afz ci sono la costituzione di una zona economica multi settore, che include la costruzione e la gestione dell’area industriale, logistica, residenziale e commerciale. La Cwrc, invece, è un colosso cinese le cui attività e branche si estendono in più di 50 paesi in tutto il mondo. Il gruppo è specializzato nelle aree di consulenza ingegneristica, nell’energia e nella pianificazione e costruzione di città. Nel frattempo, il governo yemenita e l’Islamic development bank Idb hanno firmato a Sana’a una lettera d’intenti in base alla quale l’organismo internazionale concederà allo stato arabo un credito d’aiuto di 21 milioni di dollari. I fondi serviranno per finanziare una parte delle spese di un progetto per migliorare la gestione dell’acqua e della sanità nella capitale yemenita. L’iniziativa costerà complessivamente 27 milioni di dollari.
I cinesi, al contrario dei turchi, non avranno la possibilità di entrare in Yemen senza visto.
Vedi anche questa riflessione su geopolitica vs geografia commerciale.
https://in30secondi.altervista.org/2011/01/18/la-cina-sbarca-in-yemen/In 30 secondicina,economia,geografia commerciale,turchia,yemen
In realtà la Cina era già sbarcata in Yemen negli anni 70 ai tempi della guerra fredda quando la pepsi e la cocacola faticavano ad aprirsi quel mercato. E non solo con prodotti di largo consumo (ricordo gli sciampi e il balsamo di tigre in confezione maxi venduti da tutte le bancarelle) nel Sud marxista. Anche per costruire strade e infrastrutture (la via che collega San’a’ a Hudayda, ad esempio).
Certo allora era meno appariscente di oggi, ma…
D
Ma oggi è un paese capitalista?
Darm, mi hai fatto ricordare che a Zbar ci sono sempre stati i cinesi. Con una differenza. La prima volta che andai, nel 1997, c’era solo l’ambasciata, che consisteva in un palazzo cinese sulla via per l’aeroporto. L’ultima volta, era il 2005 (ahimè, quanto tempo è passato), mangiavo cinese 2 volte a settimana, facevo agopuntura e massaggi cinesi (soffro di cervicale e, se permettete, preferisco ‘sti rimedi all’OKI), e un dottore italiano di mia conoscenza era scappato in Malawi dopo 15 anni di residenza a Zbar perché i cinesi gli facevano una concorrenza spietatissima. Inoltre i prezzi di alcuni strani animali marini irricevibili sia per i zbarini che per qualunque altro noncinese del pianeta, ma ambitissimi dai cinesi, avevano raggiunto prezzi allucinanti. InZomma, bella differenza.
;)
solo ricordo che la suddetta strada sta nel Nord (allora non marzista). I cinesi allora erano dei veri e propri pionieri.
D