Bahrain: tutti contro il re (e Bernie Ecclestone)
Secondo DEBKAfile il Re del Bahrain è preoccupato principalmente per un motivo: le proteste di questi giorni hanno unito contro di lui le due componenti confessionali della pseudoisola: sunniti e sciiti.
La qual cosa ci racconterebbe anche:
- che dietro a queste proteste non c’è l’Iran;
- che insomma questo Re è un despota vero.
Ora il Re, il cui paese – è bene ricordarlo – ospita la 5a flotta americana, chiede aiuto al suo omologo saudita per gestire i disordini.
Il quale omologo non aspettava altro (in questi giorni sta prendendo provvedimenti nei confronti della minoranza sciita del suo paese, sempre e comunque maltrattata).
L’Arabia Saudita collezionerebbe così il terzo attestato di cattiveria in poche settimane (dopo aver ospitato Ben Ali e i soldi di Mubarak) da inserire nel suo già lunghissimo curriculum di paese canaglia.
Intanto Ecclestone si dichiara preoccupato per il Gran Premio, che dovrebbe disputarsi il mese prossimo in avvio di Campionato.
Ha chiamato il Principe ereditario del Bahrain che, pare, gli ha rsposto a monosillabi, essendo occupato in altre faccende.
Se c’è una cosa che auspico, a questo punto, è l’occupazione permanente del circuito.
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Per un’analisi (che non tiene conto però del “piccolo dettaglio” riportato da DEBKAfile) leggete Juan Cole, Bahrain: US Naval Base or Iranian Asset?
Ecco qualche poi qualche mio post sul Bahrain e temi ad esso connessi:
- Bahrain: tutti contro il re (e Bernie Ecclestone)
- Rivoluzionari e wannabe (effetto domino, 2)
- Bahrain: se il padrone apre il portafogli
- Giorno della rabbia in Bahrain, 14 febbraio
- Paesi del Golfo: una voce unica contro i diritti umani
- Il musulmano bosniaco e il bosniaco tout court
- La sinistra in Bahrein è donna e nazionalista
- Pecore morte
- Nuovi scenari: Mercosur e il mondo arabo
- Un barometro per la democrazia
- Roba di spade e bisnonni
- Guadagnare islamicamente
- Tunisia vs Arabia Saudita 5-0
- Ora sì che possiamo stare tranquilli
- Barbareschi e arabeggianti
Scusa soltanto, ma perché “pseudoisola”? Vabbe’ che c’è un’autostrada che la collega alla terraferma, ma il Bahrein è in tutto e per tutto un arcipelago.
D
E’ un po’ come Kerkenna in Tunisia… così vicina alla terraferma da essere quasi terraferma. Ma era così, per dire…