Siamo in Yemen.

Abdul-Majid al-Zindani è un `alim (dotto, sapiente musulmano) di Stato, un funzionario.

E’ il preside dell’Università islamica di al-Eman (Sana`a), fondata nel 1993 tramite decisione ministeriale.

La prima pietra di quell’università la pose Ali Abdallah Saleh, il Presidente dello Yemen, il 27 settembre 1994.

Abdul-Majid al-Zindani è conosciuto per essere uno degli ispiratori di Osama bin Laden e anche di Anwar al-Awlaki, il brand new bin Laden che parla inglese, ispira terroristi anglofoni e scrive su Inspire.

Per questo e per altri motivi gli americani e le Nazioni Unite lo considerano un terrorista e lo vogliono catturare ma il solo fatto che lui sia ancora il Preside dell’Università (Statale) islamica al-Eman di Sana`a fa capire a tutti che Ali Abdullah Saleh fino ad oggi lo ha protetto.

Lo ha protetto anche nel gennaio 2010 quando, insieme ad altri 5-600 `ulama aveva fatto tremare senza motivo mezzo mondo annunciando che lo sbarco di truppe americane in Yemen sarebbe stato considerato un attacco al dar al-islam (territorio islamico) e quindi avrebbe comportato l’apertura di un jihad difensivo.

Fino al 17 febbraio scorso, d’altronde, Zindani era governativo.

Come riporta AGI:

alcuni leader religiosi, pur precisando di non voler un cambio della presidenza, hanno invocato la formazione di un esecutivo di unita’ nazionale: “dopo aver visto quanto avvenuto in Egitto e Tunisia, i religiosi credono che lo Yemen dovrebbe dare vita a un governo di unita’ nazionale per consentire al popolo di scegliersi chi va al governo”, ha spiegato uno dei capi, Abdel Majid al-Zindani.

Bene, quest’uomo ieri durante una manifestazione ha preso posizione contro il suo benefattore, sebbene questi avesse accolto le sue richieste.

E, come è ovvio che sia, ha invocato la formazione di uno Stato islamico in Yemen.

Ora: di chi ha determinato tutto questo?

Giudicate voi.

Intanto alcuni media che riportano titoli come “Ex consigliere di Bin Laden invoca uno Stato islamico“, giusto per rimestare un po’ nel torbido, mentre sembra che ieri Saleh, abbandonato dal suo islamista di fiducia, abbia parlato all’Università di Sana`a (non quella islamica, un’altra).

Sembra aver detto:

Ho intenzione di svelarvi un segreto … Vi è una sala operativa a Tel Aviv con l’obiettivo di destabilizzare il mondo arabo. La sala operativa è a Tel Aviv ed è gestita dalla Casa Bianca … Gli eventi da Tunisia a Oman sono una tempesta orchestrata da Tel Aviv sotto la supervisione di Washington …  Quello che sta accadendo per le strade dello Yemen non è che il tentativo di ripetere il copione ma lo Yemen non è la Tunisia o l’Egitto

La notizia fondamentale, però, è che in Yemen i partiti che pensavano di poter mediare con Saleh hanno abbandonato le trattative e si sono associati alla rivolta.

 

 

Lorenzo DeclichIn fiammeLost Osama2011.02.11,ali abd allah saleh,anwar al-awlaki,jihad,osama bin laden,rivolta,terrorismo,yemen
Siamo in Yemen. Abdul-Majid al-Zindani è un `alim (dotto, sapiente musulmano) di Stato, un funzionario. E' il preside dell'Università islamica di al-Eman (Sana`a), fondata nel 1993 tramite decisione ministeriale. La prima pietra di quell'università la pose Ali Abdallah Saleh, il Presidente dello Yemen, il 27 settembre 1994. Abdul-Majid al-Zindani è conosciuto per essere...