Sotto gli auspici di Re Abdullah bin Abdulaziz al-Saud ha aperto ieri i cancelli la fiera internazionale del libro di Riyadh 2011.

Ma non è andata granché bene.

In serata ha fatto irruzione un gruppo di “attivisti” che protestavano per il fatto che, secondo loro, alla fiera:

  1. partecipava un editore libanese che è “contro l’islam”;
  2. si pubblicizzavano libri non islamicamente sostenibili;
  3. si promuoveva la promiscuità.

Gli “attivisti” hanno raggiunto il Ministro della cultura, Abdul Aziz Khoja, e hanno spiegato le loro ragioni, poi sono stati allontanati dalla polizia.

Fra le altre cose se la sono presa con la televisione saudita per il fatto che in essa lavora qualche donna.

Secondo qualche fonte questi personaggi, che tanto ricordano i precursori di Bin Laden (vedi Juhayman, Bin Laden, glocalismo e teocrazia in Arabia Saudita e Il 1400h: riflessioni a un trentennio dagli eventi che segnarono l’inizio del nuovo secolo islamico), sarebbero membri del “Comitato per l’imposizione della virtù e l’interdizione del vizio” (هيئة الأمر بالمعروف والنهي عن المنكر), ovvero l’Ente governativo che sovrintende alla gestione della polizia religiosa in Arabia Saudita (lasciamo stare le radici storiche).

I capi del “Comitato” negano, ovviamente.

Ma è ovvio che se hai una polizia religiosa ti devi aspettare l’esistenza di qualche estremista che dice che la polizia religiosa non fa il suo lavoro come dovrebbe.

Di questo fenomeno, però, i vertici sauditi non sembrano aver paura.

Temono invece gli sciiti (vedi anche qui)),  i cinema, gli scioperi e chi chiede loro di avere una costituzione.

Intanto maktoob.com pubblica una sua demoscopea su chi siano i 10 autori più amati dagli arabi. Sarebbero:

  1. Naguib Mahfouz
  2. Mohamed Hassanein Heikal
  3. Ahlam Mosteghanemi
  4. Al Tayeb Al Saleh
  5. Edward Said
  6. Alaa El Aswany
  7. Nawal Sa’adawi
  8. Abdul Rahman Munif
  9. Youssef Zidan
  10. Amin Maalouf

Non credo ce ne sia uno, dico uno fra questi che possa andar bene agli “attivisti” sauditi di cui sopra.

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Riguardo alla questione della “promiscuità” in Arabia Saudita leggi anche:

  1. Allatta il saudita che abbatte la moschea
  2. Sessomix? Non se ne parla proprio
  3. Velati paradossi
  4. Gli ulama immortali
  5. Se la fatwa è una bufala
Lorenzo DeclichIn 30 secondiabd al-aziz khoja,arabia saudita,comitato per l'imposizione della virtù e l'interdizione del vizio,fiera del libro di riyadh,juhayman
Sotto gli auspici di Re Abdullah bin Abdulaziz al-Saud ha aperto ieri i cancelli la fiera internazionale del libro di Riyadh 2011. Ma non è andata granché bene. In serata ha fatto irruzione un gruppo di 'attivisti' che protestavano per il fatto che, secondo loro, alla fiera: partecipava un editore libanese...