Libia: l’ora dell’alqaidista (Gheddafi e la polpetta avvelenata, 2)
Il funesto Abu Yahya al-Libi (for dummies: “il Libico”) appare in un video di as-Sahab, la produzione video di al-Qaida.
In un discorso di una trentina di minuti si rivolge ai ribelli libici, offrendo appoggio militare.
La retorica è quella alqaidista: il faraone va abbattuto, la Libia deve diventare unso Stato islamico etc. etc.
Per chi non l’avesse letto, il mio “Libia: Gheddafi e la polpetta avvelenata” diventa adesso un must, purtroppo.
Il dado è tratto: la strategia politico-militare di Moammar Gheddafi è definitivamente dispiegata.
Vedremo nei prossimi giorni quanto sarà vittoriosa per lui sul breve periodo e catastrofica per tutti gli altri sul medio.
https://in30secondi.altervista.org/2011/03/13/7036/In fiamme2011.02.17,abu yahya al-libi,al-qaida,al-sahab,libia,moammar gheddafi,rivolta
Oggi leggevo questo e mi è venuto in mente che, se Berlusconi avesse le capacità di sfruttare l’occasione (ma non credo che le abbia), sarebbe la volta che riuscirebbe ad accreditarsi come figura chiave della politica internazionale, come va provando a proporsi da tempo. Di sicuro, trova Gheddafi insperatamente esposto.