In “La democrazia logora chi ce l’ha” dello scorso luglio riportavo un articolo di Le Monde in cui si raccontava che il 61% degli arabi pensava che “la democrazia, seppure con diversi problemi”, fosse “la miglior forma di governo al mondo” e che questa percentuale scendeva al 52% in Europa e al 38% in Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

In “Un barometro per la democrazia“, era sempre luglio, riportavo un annuncio di “Arab Reform Initiative” nel quale si presentava l’Arab Democracy Barometer, un progetto basato su interviste teso a capire cosa gli arabi pensassero della democrazia.

Non è che fossero in molti ad accorgersi di tutto questo, in Italia nessuno, e io me ne lamentavo.

Ultimamente, invece, sembra che qualcuno a ‘ste cose ci faccia caso, e non posso che rallegrarmene:

Medio Oriente: sondaggio

Mercoledì 16 Marzo 2011 14:24

I giovani arabi reclamano il diritto di voto. Un sondaggio condotto da Burston-Marsteller su ragazzi tra i 18 e i 25 anni di 10 paesi mediorientali conferma ulteriormente la sete di democrazia messa in luce dalle proteste anti-governative scoppiate dal Nord Africa al Medio Oriente.

Il 90% degli intervistati ritiene che la democrazia sia molto importante. Nel solo Iraq il 91% della popolazione, che nelle scorse settimane e’ scesa in piazza per protestare contro la corruzione del governo, dice il diritto di voto e’ un problema cruciale. Negli Emirati il 75% della popolazione reclama il diritto di voto. Il sistema elettorale del paese e’ infatti di tipo indiretto: 40 seggi del Consiglio Federale sono occupati meta’ da personalita’ elette dai membri del collegio elettorale (circa 18 mila persone su una popolazione che ne conta 800 mila) e per l’altra meta’ da figure individuate dal presidente Sheikh Khalifa bin Zayed Al-Nahayan. Chiedono piu’ democrazia anche i giovani giordani, come hanno dimostrato le manifestazioni delle scorse settimane: il 98% degli intervistati la considarano una questione fondamentale. E’ della stessa opinione anche il 97% dei libanesi. Stupisce il dato del Bahrain, teatro di proteste da parte della maggioranza sciita contro la monarchia sunnita: solo il 54% degli intervistati mette il diritto di voto in cima alle priorita’, lamentano bensi’ il problema della scarsa qualita’ delle scuole (60%), della sanita’ (65%).

via Medio Oriente: sondaggio.

Una nota, però, la devo fare.

FocusMO, che dà la notizia in Italia, si concentra su solo uno degli aspetti monitorati da Burson-Marsteller, l’aspirazione dei giovani arabi alla democrazia, e non dice che il Burson-Marsteller Arab Youth Survey è già al suo terzo anno di uscita.

Che i giovani amino la democrazia, specialmente se non ce l’hanno è assolutamente ovvio.

Ecco qui la “top ten” delle cose a cui i giovani arabi tengono di più quest’anno secondo Burson.Marsteller:

Lorenzo DeclichNumeri e favolearabi,democrazia
In 'La democrazia logora chi ce l'ha' dello scorso luglio riportavo un articolo di Le Monde in cui si raccontava che il 61% degli arabi pensava che 'la democrazia, seppure con diversi problemi', fosse 'la miglior forma di governo al mondo' e che questa percentuale scendeva al 52% in...