Se c’è una categoria di persone che in questo periodo davvero non sta capendo più niente è la categoria degli islamofobi.

I nostrani sono quelli che stanno peggio. Sanno che devono essere islamofobi per motivi di opportunità politica ma non hanno davvero le basi e quindi chiamano islamofobi da fuori per avere lumi.

Gli americani su questo sono un passo avanti. La macchina dell’islamofobia, da loro, fa già soldi.

Hanno i loro stupidi manuali (anche qui), li usano con spregiudicatezza.

Un’occasione ghiottissima per dire cazzate è data dal fatto che al-Qaida sta facendo i suoi conti in Libia, sperando di introdursi nel gioco politico complessivo e guadagnarne qualcosa.

Per Pamela Geller, che è una di quelle persone che sull’islamofobia ha costruito una carriera, tutto questo significa che “il Presidente Hussein [lo chiama con il middlename perché è quello più riconducibile a un inesistente passato da musulmano] supporta al-Qaida in Libia” (qui).

Lo fa usando un argomento microscopico, ovvero che Abu Yahya al-Libi, il qaidista libico, si è dichiarato contro Gheddafi e per gli insorti.

Come se a me dicessero che sto con Bin Laden mi dichiaro ecologista.

Non scherziamo su ‘ste cose, perfavore.

Su al-Qaida&co. in Libia ho scritto questi post:

    Lorenzo DeclichLe destre e l'islamal-qaida,barack obama,islamofobia,libia,osama bin laden,pamela geller
    Se c'è una categoria di persone che in questo periodo davvero non sta capendo più niente è la categoria degli islamofobi. I nostrani sono quelli che stanno peggio. Sanno che devono essere islamofobi per motivi di opportunità politica ma non hanno davvero le basi e quindi chiamano islamofobi da fuori...