Uno spregievole fascista inglese del British National Party ha bruciato un corano e ha ripreso l’evento.

E’ stato messo in prigione perché il video è arrivato all’Observer del Guardian che l’ha girato alla polizia.

Ora. C’è al mondo chi dice che uno deve essere libero di bruciare quello che vuole. Per me invece uno deve essere libero di bruciare quello che vuole se ciò non risulta essere in un modo o in un altro preterintenzionalmente un’offesa a qualcun altro.

Voglio dire: se io sto sputando in direzione di un bacino preposto agli sputi e tu passi di là e ti prendi lo sputacchio in faccia io non ho colpa. Ti chiedo scusa, certamente, ma insomma che c’entro?

Se invece mi piazzo in attesa di qualcuno che passi proprio di lì e sputo verso la sputacchiera nel momento giusto per prenderlo in faccia…

Qui però abbiamo un problema: chi ha dato questo video al Guardian? Lo stesso spregievole fascista per farsi pubblicità? Qualcuno che voleva fare cattiva pubblicità allo spregievole fascista?

In ambedue i casi non vedo il motivo di passare il video alla polizia.

Se io fossi un giornalista e ricevessi un video di uno che brucia il corano lo butterei e basta, appuntandomi da qualche parte il fatto che qualcuno me lo ha recapitato.

I giornalisti non sono guardie e su di loro non grava l’obbligo di perseguire i malfattori.

Altrimenti sarebbero destinatari di montagne di monnezza da passare alla polizia.

Insomma. Secondo me il Guardian ha fatto male a passare il video alla polizia, anche perché ha agito come una sorta di “polizia dei costumi” dal sapore vagamente censoreo.

Inoltre: permettere allo Stato di proteggere da se stesso uno spregievole fascista dandogli, contemporaneamente, grande risalto mediatico, non è forse una grossa un’idiozia?

Sì che lo è. Il Guardian ha fatto un gran piacere a Sion Owens.

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondibritish national party,corano,gran bretagna,islam,sion owens
Uno spregievole fascista inglese del British National Party ha bruciato un corano e ha ripreso l'evento. E' stato messo in prigione perché il video è arrivato all'Observer del Guardian che l'ha girato alla polizia. Ora. C'è al mondo chi dice che uno deve essere libero di bruciare quello che vuole. Per...