Debora Bili qualche giorno fa osservava che i sauditi avevano improvvisamente cessato di aumentare la loro produzione di greggio.

Riportava un diagramma nel quale in rosso si traccia la produzione di petrolio libica e in nero quella saudita.

Si domandava se questo stop avvenisse perché sono in difficoltà con i loro pozzi, notoriamente sopravvalutati in ampiezza, o perché vogliono mantenere i prezzi alti.

Adesso si svela l’arcano:

Intervenendo alla conferenza di settore in Kuwait, al-Naimi [Ministro del petrolio saudita] ha dichiarato che l’Arabia Saudita ha diminuito la propria produzione giornaliera di petrolio di circa 800.000 barili a marzo a 8,29 milioni di barili al giorno, a causa della scarsa domanda.

Le sue dichiarazioni seguono osservazioni simili effettuate la scorsa settimana dal ministro dell’Energia dagli Emirati Arabi Uniti, Mohamed al-Hamli, il quale ha dichiarato che i mercati mondiali del petrolio sono rimasti “adeguatamente forniti” e che “l’impennata dei prezzi del petrolio è soltanto un riflesso della geopolitica”. (fonte).

 

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondiarabia saudita,economia,petrolio
Debora Bili qualche giorno fa osservava che i sauditi avevano improvvisamente cessato di aumentare la loro produzione di greggio. Riportava un diagramma nel quale in rosso si traccia la produzione di petrolio libica e in nero quella saudita. Si domandava se questo stop avvenisse perché sono in difficoltà con i loro...