Zeinobia di Egyptian Chronicles ieri ha fatto gli auguri a tutti i lavoratori egiziani, ricordando in particolare che:

Nessuno può negare o dimenticare il ruolo che i lavoratori di Mahalla hanno avuto nel porre la prima pietra della rivoluzione con lo sciopero del 6 aprile 2008. Nessuno può negare o dimenticare il ruolo che quella città industriale ha avuto nella nostra rivoluzione.

Intanto Mohamed el-Baradei scrive sul Time un elogio a Wael Ghonim, che entra nelle 100 persone più influenti del mondo 2011 (n. 22. Prima di lui vengono Mohamed Bouazizi, n. 17, definito come “venditore di frutta e verdura” e non come “laureato disoccupato”, e ancora prima Tawakul Karman, l’attivista per i diritti umani yemenita, n. 11).

Quest’ultimo, nel discorso che ha tenuto al Time100 Event, dopo aver ricordato le vittime della rivoluzione del 25 gennaio, dice più o meno: il mio contributo è stato soltanto quello di pubblicare tweet e un messaggi FB in cui si convocava la manifestazione del 25 gennaio (qui).

E ha più o meno ragione: siamo in piena “orientalizzazione della rivolta egiziana“.

Direte: le fabbriche di Mahalla non sono “una persona”, non le si poteva mettere nella lista delle 100 persone più influenti del mondo.

E io vi rispondo: si poteva, in lista hanno messo al-Jazeera (n. 31).

A proposito della quale Zeinobia dice che forse dovremmo domandarci cosa avrebbe fatto quel network senza le rivoluzioni arabe più che il contrario (fonte).

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p.s. Nella classifica dei più votati Wael è al 22° posto.

 

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondial-jazeera,egitto,egyptian chronicles,el-baradei,media,mohamed bouazizi,rivoluzione,tawakkul abd el-salam ferman,wael ghonim,zeinobia
Zeinobia di Egyptian Chronicles ieri ha fatto gli auguri a tutti i lavoratori egiziani, ricordando in particolare che: Nessuno può negare o dimenticare il ruolo che i lavoratori di Mahalla hanno avuto nel porre la prima pietra della rivoluzione con lo sciopero del 6 aprile 2008. Nessuno può negare o...