Abboud Abi Rasced era stato il primo traduttore arabo, dal testo originale, della Commedia. Egli aveva collaborato, sin dalla Prima guerra mondiale, con l’amministrazione coloniale italiana in Cirenaica, dove risiedette per 10 anni, fino al 1928 [era libanese, n.d.r.] — come dice lo stesso traduttore nella sua introduzione, in italiano e in arabo, alla terza cantica della Commedia, Il Paradiso. Dopo di che era stato trasferito a Tripoli, dove aveva avuto occasione di completare e di pubblicare la sua traduzione araba della Divina Commedia, iniziata a Derna nel 1925. Nel 1923, Abi  Rasced ottenne la cittadinanza italiana in virtù del Regio Decreto del 9 giugno 1923 — come conferma lo stesso traduttore.

Issa I. Naouri (Amman), <<Le traduzioni arabe de “La divina commedia”>> in “La presenza culturale nei paesi arabi: storia e prospettive. Napoli, 28-30 maggio 1980”, Istituto per l’Oriente, Roma, 1982, p. 180.

La cittadinanza italiana.

Lorenzo DeclichIn 30 secondiabboud abi rasced,divina commedia,traduzioni
Abboud Abi Rasced era stato il primo traduttore arabo, dal testo originale, della Commedia. Egli aveva collaborato, sin dalla Prima guerra mondiale, con l'amministrazione coloniale italiana in Cirenaica, dove risiedette per 10 anni, fino al 1928 -- come dice lo stesso traduttore nella sua introduzione, in italiano e...