Pagherà le bollette Khomeini?
Negli anni precedenti la rivoluzione islamica, una delle promesse fatte da Khomeini al popolo era stata quella di far accollare allo stato tutte le spese quotidiane, come gas, luce e acqua. Perchè questi sono beni del popolo, e l’Iran con il petrolio e il gas che sgorgano dalla terra, se lo poteva permettere. Ed è infatti stata mantenuta questa promessa per lunghi decenni, di sovvenzioni.
Khomeini, aveva anche detto che il segreto di un paese forte è il popolo (in parole mie), e quindi gli iraniani si sono triplicati in 30 anni.
Ora, però le casse dello stato non sostengono più una tale esorbitante massa di persone, condizionata anche dalla crescita dei consumi procapite, e dagli alti standard di vita.
Quindi le sovvenzioni statali sono state tolte, prima avvisando la gente, e poi tolte praticamente del tutto.
Molte persone si son ritrovate bollette stratosferiche anche per stipendi londinesi. Gas, luce e acqua…
Gli iraniani, non so se abbiano la memoria lunga o breve, ma sicuramente si ricordano di quella promessa da Rentier State.
Mi giungono voci che molti si sono recati sulla tomba del Grande Ayatollah e hanno escalmato “ci avevi promesso che lo Stato islamico avrebbe pagato tutte le nostre bollette! Ecco, allora, paga!”.
ps
ne parla un bloggrer qui, di cui non condivido i toni e le citaizioni.
https://in30secondi.altervista.org/2011/05/19/paghera-le-bollette-khomeini/In 30 secondieconomia,iran,politica,società
Un post davvero importantissimo.
Valgono qui le stesse considerazioni di natura socio-economica fatte nel post cui allego il link
http://in30secondi.altervista.org/2011/03/31/siria-il-tiranno-e-un-assassino-e-non-si-cura-suo-popolo/
non sapevo di queste sovvenzioni, certo bisogna dire che dal giorno di quelle parole ad oggi l’economia, la popolazione e le esigenze della stessa sono cambiate, era pur sempre una guida spirituale non un economista :)
Caro Leone del Panjshir, apprezzo intanto il nome.
Infatti questo mio post non era in difesa delle indiscriminate sovvenzioni iraniane, che in parte hanno contribuito al consumo indiscriminato nelle città di energia, acqua e simili…
il post era diretto ad un altro aspetto di questo shift: la brusca mossa del governo nel togliere le sovvenzioni. E poi, bisogna valutare l’aspetto propagandistico, seppur reale, della promessa di Khomeini. Uno statista, anche senza essere un’economista, deve avere in mente un programma sostenibile. Comunque, queste sono considerazioni secondarie. Primaria invece è che ad un contributo pecuniario ingente, ovvero il pagamento del prezzo reale di beni come elettricità e acqua in un paese attualmente in forte crisi (negli strati medio-bassi), deve corrispondere una capacità di partecipazione politica maggiore, in definitiva, rappresentatività.
Chiaro, certo è un brutto periodo in cui sarebbe bene non provocare il popolo con politiche drastiche che portano più miseria alle classi meno agiate, le micce oggi più che prima sono pronte a scoppiare.
Quanto pesano le sanzioni su questa scelta?
grazie per l’apprezzamento del nome, colpa delle interviste di Ettore Mo :)
colgo l’attimo di OT per fare i complimenti a chi scrive, dal proprietario ai “freelance”, chissà magari un giorno leggerò qualche perla che ignoro (e sono tante) su Massoud :)