Franco Frattini e la primavera
Frattini è andato in Iraq.
Secondo Virgilio-notizie ha esordito con la sua solita sconnessa e fumantina fraseologia:
La primavera araba pone “sfide importanti” ma offre anche “un’opportunità unica” per la soluzione di alcuni problemi regionali in cui l’Iraq può giocare un ruolo di “partner affidabile” (fonte).
Poi è passato al sodo:
L’Italia intende scommettere su Baghdad, “che ambisce ad essere il futuro primo produttore di petrolio al mondo”, e vuole avere una presenza sempre più “attiva” nel paese mediorientale, nonostante la situazione della sicurezza non sia tornata totalmente alla normalità. E l’accordo per la promozione e la protezione degli investimenti, firmato oggi a Baghdad dal ministro degli Esteri Franco Frattini e dal suo omologo iracheno Hoshyar Zebari, apre la strada a una più intensa collaborazione tra i due paesi (fonte).
Mi pare di capire che puntiamo sul futuro dell’Iraq per avere petrolio.
E scopro, leggendo l’articolo che ho citato, che in Iraq c’è una “polizia petrolifera” e che noi l’addestriamo.
E che questo che facciamo si chiamerebbe “istitution building”.
https://in30secondi.altervista.org/2011/06/09/franco-frattini-e-la-primavera/In 30 secondifranco frattini,iraq
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