Nell’articolo che cito in calce il Vice Primo ministro egiziano, Yehia el-Gamal, afferma che dietro gli scontri interreligiosi in Egitto c’è la mano di Israele e che Israele fomenta questi scontri per rendere l’Egitto più debole.

Dice anche che nell’esercito — cioè nel corpo che garantisce in questo momento un Governo all’Egitto — nessuno dimenticherà ciò che di buono ha fatto Mubarak, in special modo nessuno dimenticherà il suo ruolo nella Guerra d’Ottobre (1973) contro Israele.

Se el-Gamal avesse detto queste due cose in due sedi diverse forse avrei avuto dei dubbi sulla sua cattiva fede. Ma poiché, appunto, le due cose le ha dette insieme ed esse hanno un chiaro legame, di dubbi non ne ho: el-Gamal è in malafede.

Questo genere di ragionamenti e/o allusioni sono tipici dell’età mubarakiana. E poi, come si fa a dimenticare che fra le accuse al passato regime c’è proprio quella di aver alimentato gli scontri interreligiosi per motivi interni?

A me sembra che el-Gamal voglia solo distrarre l’attenzione sui veri responsabili degli scontri interconfessionali che — questo è ciò che penso — si trovano proprio in quegli apparati che hanno sostenuto Hosni Mubarak per tanti anni, oltre a tutti quelli che non desiderano in Egitto laico ma bi-confessionale (con relativo radicalizzarsi delle parti).

E fra questi ci metto i vertici della chiesa copta e i Fratelli Musulmani.

Riguardo allo zampino di Israele, in termini generici e generali non saprei dire, ma insomma non mi sembra il centro del problema egiziano.

Israel behind sectarian tension in Egypt: Deputy PM – Politics – Egypt – Ahram Online.

Lorenzo DeclichL'età della politicacopti,egitto,israele,musulmani,politica,yehya el-gamal
Nell'articolo che cito in calce il Vice Primo ministro egiziano, Yehia el-Gamal, afferma che dietro gli scontri interreligiosi in Egitto c'è la mano di Israele e che Israele fomenta questi scontri per rendere l'Egitto più debole. Dice anche che nell'esercito -- cioè nel corpo che garantisce in questo momento un...