Halal India
Intertek è in India:
il provider di servizi alimentari approvato da tutti i grandi produttori globali di cibo e il primo ad essere stato accettato da Global Halal per certificare i suoi standard.
Dicono:
Intertek, un leader nelle soluzioni quality & safety che serve un ampio spettro di industrie , sta estendendo la propria esperienza nella certificazione del cibo fino a includere una Certificazione Halal per l’India. La certificazione ha l’obiettivo di creare un’opportunità per servire il vasto mercato musulmano in India.
La compagnia arriverà a mettere i bollini sui cibi, assicurando così che essi siano halal.
L’articolo da cui cito esprime una grande verità, e cioè:
Guidato dall’Occidente il commercio halal sta avendo un’immenso successo globale con i paesi non-musulmani che fatturano l’80% del commercio halal. L’industria stima il volume del mercato halal globale fra i $1.2 e $2 trilioni l’anno.
Il mercato halal è guidato dall’Occidente e conquisterà anche l’India perché:
Nonostante sia terza al mondo per popolazione musulmana, l’India non è ancora entrata nel mercato halal.
Avverrà in India ciò che sta avvenendo in Pakistan: si halalizzerà il mercato senza che nessun musulmano ne abbia mai sentito davvero la necessità.
https://in30secondi.altervista.org/2011/06/15/halal-india/Islamercatohalal,india,intertek,islamercato
Ma tanto per fare un esempio concreto: secondo voi i musulmani di Delhi, concentrati nella Città Vecchia smetteranno di comprarsi il polletto vivo o macellato al momento su richiesta al bazar sotto la Jama Masjid, a due passi da casa, faranno una decina di km in bus nel traffico indicibile per raggiungere il più vicino mall, e felici e contenti torneranno a casa con la loro busta sigillata e un bel marchio rassicurante?
Non sottovalutare mai l’idiozia del consumatore.
Ma prima il consumatore bisogna crearlo ad hoc. Diciamo che da quelle parti la fondamentale operazione di omogenizzazione, banalizzazione e depauperamento della religione, indispensabile a creare un mercato fertile in questo particolare ramo di commercio, è ancora piuttosto indietro. Laggiù a oriente non seguono l’orologione che incombe su Mecca, il che indispettisce notevolmente gli alacri orologiai.