Con Saleh in Arabia Saudita (dicono che tornerà, io continuo a non crederci) e lo Stato yemenita che perde progressivamente il controllo di vaste aree del paese (non è che prima ne avesse tantissimo a dire il vero, ma insomma meglio di adesso) al-Qaida nella Penisola Araba, la branca di al-Qaida più prezzolata, mediatizzata e sponsorizzata di tutte, sembra prendere piede.

Nonostante la CIA mandi i suoi droni.

Quelli di Critical Threats hanno consultato un “esperto dell’area” che apre la sua analisi in questo modo:

Avendo osservato con non poco interesse i recenti progressi di al-Qaida nella Penisola Araba e dei suoi simpatizzanti in Yemen penso che si possa afferrare il profilo della strategia territoriale dell’organizzazione. In breve, sembra che AQAP stia tentando di scavare un ampio corridoio territoriale al di fuori della sua storica area di pertinenza in Yemen con l’obbiettivo di collegare i porti del sud, sul golfo di Aden e il Mare Arabo con le tradizionali vie del commercio e del pellegrinaggio nel sud dell’Arabia Saudita. L’obbiettivo di questa strategia sarebbe la creazione di una sorta di autostrada terrorista che faciliterebbe gli attacchi alle due città sante dell’islam nel Hijaz, a Riyadh, al Najd, alle infrastrutture per il gas e il petrolio collocate nella provincia orientale dell’Arabia Saudita, agli Emirati, al Qatar.

Il pezzo prosegue qui. E’ abbastanza allarmante ma non peregrino.

E poi bisogna vedere se le strategie hanno successo.

 

 

Lorenzo DeclichLost Osamaal-qaida,al-qaida nella penisola araba,terrorismo,yemen
Con Saleh in Arabia Saudita (dicono che tornerà, io continuo a non crederci) e lo Stato yemenita che perde progressivamente il controllo di vaste aree del paese (non è che prima ne avesse tantissimo a dire il vero, ma insomma meglio di adesso) al-Qaida nella Penisola Araba, la branca...