Esce su Foreign Policy un articolo sui salafiti egiziani.

E’ un buon punto di partenza per capirne qualcosa anche se, insomma, la storia dei salafiti e lunga e tortuosa e non si può né si deve ridurre agli sviluppi degli ultimi anni.

Specifichiamo, dunque, che l’articolo prende in considerazione la galassia salafita nel contesto politico egiziano contemporaneo.

Ci racconta che sono tanti, che fanno assistenza sociale in luoghi svantaggiati (come i Fratelli Musulmani, d’altronde), hanno un buon numero di televisioni satellitari, impiantano uffici a destra e a sinistra.

Ci racconta anche delle loro visioni generali, delle loro più o meno profonde divisioni, degli antagonismi con altre organizzazioni o con altri personaggi che fanno politica usando in un modo o nell’altro l’islam.

Ci dice che non hanno partecipato alla rivoluzione del 25 gennaio e qual’è il principale motivo per cui, dopo decenni di tradizionale “quietismo” politico, sono scesi in campo: difendere l’articolo 2 della Costituzione in vigore secondo cui la shari`a, Legge islamica, è la fonte principale del diritto in Egitto.

Argomento su cui si sono mobilitati al momento di votare il referendum costituzionale.

Quello di cui l’articolo non ci racconta è da dove vengonodove prendono i soldi queste persone.

E la cosa non è affatto secondaria, visto che sembra ne abbiano molti.

 

 

Lorenzo DeclichL'età della politicaegitto,salafiti,salafiti egiziani
Esce su Foreign Policy un articolo sui salafiti egiziani. E' un buon punto di partenza per capirne qualcosa anche se, insomma, la storia dei salafiti e lunga e tortuosa e non si può né si deve ridurre agli sviluppi degli ultimi anni. Specifichiamo, dunque, che l'articolo prende in considerazione la galassia...