Vado in cerca di notizie sugli indignati israeliani nei siti della destra italiana pro-Israele, ma non trovo una virgola.

Niente: eppure parliamo delle più importanti manifestazioni di piazza che Israele abbia mai conosciuto, o quasi.

Io non accetto lezioni da questi qui.

Uno che “ama Israele” dovrebbe guardare ciò che succede lì e farsi una o due domande.

Io, pur non essendo questo grande amante di Israele, me le facevo: dov’è andata a finire l’anima socialista dei primi sionisti?

Eccola, in qualche forma, in piazza.

Facciamone una critica, parliamone quanto ne vogliamo, ma insomma eccoci qui a parlare di gente — tantissima — che chiede giustizia sociale, che si richiama al Cairo, a Madrid, ad Atene, che si oppone alle politiche a strangolo di Netanyahu&friends.

Varrà la pena di spenderci una riga?

Io, questi della destra italiana pro-Israele, li trovo collegati al soldo, e basta. Non mi sembra che abbiano davvero a cuore Israele.

E se dovessi giocare al loro gioco direi che sono antisemiti.

Ma è un gioco cui non partecipo: non mi sembra che queste persone abbiano i requisiti minimi per poter dire a qualcuno “sei antisemita”.

Dunque, dicendo loro “sei antisemita” darei loro requisiti che non hanno.

Per giocare a tennis ci vogliono 2 persone e 2 racchette. Loro la racchetta non ce l’hanno.

Ecco: la riflessione del lunedì finisce qua, solo un ultima domanda.

Chi va nelle piazze? O meglio, chi ci va per primo? E’ una sinistra, e solo una sinistra, almeno all’inizio.

 

Lorenzo DeclichL'età della politicadestra italiana,indignati,israele
Vado in cerca di notizie sugli indignati israeliani nei siti della destra italiana pro-Israele, ma non trovo una virgola. Niente: eppure parliamo delle più importanti manifestazioni di piazza che Israele abbia mai conosciuto, o quasi. Io non accetto lezioni da questi qui. Uno che 'ama Israele' dovrebbe guardare ciò che succede lì...