La destra e gli indignati israeliani
Vado in cerca di notizie sugli indignati israeliani nei siti della destra italiana pro-Israele, ma non trovo una virgola.
Niente: eppure parliamo delle più importanti manifestazioni di piazza che Israele abbia mai conosciuto, o quasi.
Io non accetto lezioni da questi qui.
Uno che “ama Israele” dovrebbe guardare ciò che succede lì e farsi una o due domande.
Io, pur non essendo questo grande amante di Israele, me le facevo: dov’è andata a finire l’anima socialista dei primi sionisti?
Eccola, in qualche forma, in piazza.
Facciamone una critica, parliamone quanto ne vogliamo, ma insomma eccoci qui a parlare di gente — tantissima — che chiede giustizia sociale, che si richiama al Cairo, a Madrid, ad Atene, che si oppone alle politiche a strangolo di Netanyahu&friends.
Varrà la pena di spenderci una riga?
Io, questi della destra italiana pro-Israele, li trovo collegati al soldo, e basta. Non mi sembra che abbiano davvero a cuore Israele.
E se dovessi giocare al loro gioco direi che sono antisemiti.
Ma è un gioco cui non partecipo: non mi sembra che queste persone abbiano i requisiti minimi per poter dire a qualcuno “sei antisemita”.
Dunque, dicendo loro “sei antisemita” darei loro requisiti che non hanno.
Per giocare a tennis ci vogliono 2 persone e 2 racchette. Loro la racchetta non ce l’hanno.
Ecco: la riflessione del lunedì finisce qua, solo un ultima domanda.
Chi va nelle piazze? O meglio, chi ci va per primo? E’ una sinistra, e solo una sinistra, almeno all’inizio.
https://in30secondi.altervista.org/2011/08/08/la-destra-e-gli-indignati-israeliani/L'età della politicadestra italiana,indignati,israele
guarda Lore, questo post è proprio perfetto.
Io le ho vissute diciamo da esterno queste manifestazioni. Però vivendo a Jerusalem con il leader del movimento verde e memebro del partito democratico israeliano, ne ho sentito parlare a iosa, e ne abbiamo anche discusso.
Io in verità come ho già espresso nel mio blog, ho delle critiche molto forti da fare a molti attivisti israeliani. che però qui non centrano molto. Le manifestazioni erano immense, e iniziate come spontanee. La società civile israeliani (ebraica) è molto attiva, molti volontari, molta discussione. Le manifestazioni a mio parere sono state fortemente borghesi, tutta una classe media, che con i prezzi veramente esorbitanti di questo paese non riesce a fare il passo in là.
e poi anche il fatto che fossero d’estate ha aiutato, credo, molti hanno convertito noiose vacanze in passeggiate comunitarie.
Ma la dimensione è magnifica. Però una parte della società rimane esclusa quasi in toto, anzi in toto. i Palestinesi…