L’islamofobo e la libertà di consumare la propria Lacoste
Anders Behring Breivik è effettivamente un uomo-Lacoste, nel senso che lo trovi vestito in Lacoste nella sua immagine di FB e anche nella macchina della polizia che lo porta in gabbia.
Alla Lacoste se la sono un po’ presa e si augurano che il “personaggio” non indossi più abiti Lacoste.
Siamo al paradosso: Lacoste si fa pubblicità positiva invitando un uomo che tutti ritengono malvagio a non fare pubblicità negativa di Lacoste.
Brutto , vero?
Penso che Anders Behring Breivik abbia tutto il diritto, come ogni Consumatore, di indossare ciò che vuole.
Voglio dire: l’essere ridotti da Cittadini a Consumatori è già una cosa grama, se poi iniziamo a vietare ad alcuni specifici Consumatori di Consumare siamo in pieno Regime.
Ritengo che Lacoste, notando pubblicamente che il proprio coccodrillo è sui vestiti di Breivik, abbia ottenuto vantaggi economici speculando sulla figura di Anders Behring Breivik. Questi, dunque, dovrebbe chiedere i danni, o perlomeno la stecca.
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p.s. questo è un ragionamento paradossale, lo avete capito, vero?
https://in30secondi.altervista.org/2011/09/07/lislamofobo-e-la-liberta-di-consumare-la-propria-lacoste/In 30 secondianders behring breivik,islamofobia,lacoste,svezia
Qual vile caimano infestava le coste,
A lui sian sudario magliette funeste!