Il 10 settembre scorso, insieme ad alcuni locali-archivio dell’Ambasciata israeliana, fu attaccata anche l’Ambasciata saudita (distrussero delle macchine e bruciarono degli uffici, pare).

I motivi dei due attacchi erano forse molto diversi (protestare contro l’uccisione di guardie di frontiera egiziane da parte dell’esercito israeliano e protestare contro il maltrattamento degli egiziani in terra saudita durante il periodo della ‘umra, il piccolo pellegrinaggio, sono motivi “molto diversi”? Vedi qui), ma la folla era la stessa.

Questo è un video iraniano sull’evento.

Qualcosa, questo, vorrà pur dire, non credete?

Eppure dell’attacco all’ambasciata saudita non si è parlato.

Ultimamente, sì, ne ha parlato l’ambasciatore saudita in Egitto, chiedendo spiegazioni.

L’ambasciatore, oltre a passare il suo tempo a fare il giro del Cairo con la parola “soldi” sulla bocca ha fatto recentemente visita ai leader del partito dei Fratelli Musulmani, esponendo la sua dottrina: soldi (vedi qui).

E ha accusato il movimento 6 aprile di vandalismo per l’attacco all’ambasciata (vedi qui).

 

 

Lorenzo DeclichL'età della politica2011.04.06,arabia saudita,egitto,investimenti,israele
Il 10 settembre scorso, insieme ad alcuni locali-archivio dell'Ambasciata israeliana, fu attaccata anche l'Ambasciata saudita (distrussero delle macchine e bruciarono degli uffici, pare). I motivi dei due attacchi erano forse molto diversi (protestare contro l'uccisione di guardie di frontiera egiziane da parte dell'esercito israeliano e protestare contro il maltrattamento degli...