La Giunta Militare egiziana, il Consiglio Supremo delle Forze Armate, ha dato le date delle elezioni parlamentari (28 novembre per la camera bassa e 29 gennaio per la camera alta).

Non ha però stabilito la data delle presidenziali, che in Egitto, stanti le cose, sono molto importanti.

La Giunta ha anche promulgato una legge elettorale che non va giù alla maggior parte delle forze politiche.

Le quali si sono espresse in una dichiarazione congiunta assai incisiva (vedi anche qui).

In particolare ciò che non va giù — e molti minacciano di non partecipare alle elezioni — è l’articolo 5, che permette a candidati indipendenti di scegliere  il partito di appartenenza una volta eletti.

Questo permetterebbe a molti ex di rientrare: si vuole invece un sistema elettivo proporzionale e una legge che non permetta agli ex di presentarsi alle elezioni per i prossimi 10 anni.

Nella mega riunione di ieri si chiede l’abolizione delle leggi d’emergenza, il passaggio a un sistema non militare nel più breve tempo possibile.

Basta tribunali militari (che dal 25 gennaio a oggi hanno promulgato 5000 sentenze).

Domani ci sarà una manifestazione.

Le richieste:

  • fine delle leggi d’emergenza
  • emendare la legge elettorale
  • bandire dalla politica gli ex del regime
  • fornire una data per le elezioni presidenziali
  • tempi brevi per il trasferimento dei poteri
  • basta processi militari  ai civili

 

 

Lorenzo DeclichL'età della politicaegitto,elezioni,politica,scaf
La Giunta Militare egiziana, il Consiglio Supremo delle Forze Armate, ha dato le date delle elezioni parlamentari (28 novembre per la camera bassa e 29 gennaio per la camera alta). Non ha però stabilito la data delle presidenziali, che in Egitto, stanti le cose, sono molto importanti. La Giunta ha anche...