A Varsavia i supporters del Legia Warszawa hanno mostrato in curva un bandierone con su scritto “Jihad Legia”.

Lo avevano già fatto diverse volte ma questa ha fatto scalpore perché la squadra ospite era il Hapoel Tel Aviv, e qualcuno si è posto il problema che il bandierone fosse antisemita.

La Polonia è generalmente un paese abbastanza antisemita e ci sono diversi gruppi di ultrà che sono molto antisemiti e urlano agli avversari cose come “siete tutti ebrei”.

Gli ultrà del Legia Warszawa non hanno lanciato urla simili ma sembra che fra loro vi siano molti nazi, neonazi, criptonazi.

La cosa fa a botte, a un primo sguardo, con il fenomeno del “controjihadismo“, che è una cosa di estrema destra ma islamofoba e che, nel suo punto di perversione più alto, produce un .

Andando più a fondo, invece, sembra esservi una continuità fra i due fenomeni, individuabile nell’ammirazione verso i jihadisti o meglio nel riconoscimento dei jihadisti come soggetto politico-culturale, da seguire o da combattere non fa differenza.

Non vedo i neonazi e i controjihadisti in antagonismo fra loro, e voi?

Ambedue i gruppi, in un modo o nell’altro, sono vittime della retorica del “Tramonto dell’Occidente“, del discorso più generale “delle civiltà” come entità dotate di una vita (nascono, raggiungono l’apogeo, muoiono) e, infine, del “conflitto di civiltà”.

 

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondicalcio,conflitto di civiltà,controjihad,europa,islamofobia,jihad,Oswald Spengler,polonia
A Varsavia i supporters del Legia Warszawa hanno mostrato in curva un bandierone con su scritto 'Jihad Legia'. Lo avevano già fatto diverse volte ma questa ha fatto scalpore perché la squadra ospite era il Hapoel Tel Aviv, e qualcuno si è posto il problema che il bandierone fosse antisemita. La...