Il mondo è davvero molto, molto piccolo.

Il 17 novembre 2009, questo blog era nato da poco, scrivevo un post dal titolo Hostess vs. Escort: 1-1 (la seconda puntata di Hostess vs escort. Primo tempo: 1-0, segui poi la terza puntata:  E chi avrei diffamato? (Hostess vs Escort, la vendetta) ) in cui usavo del sarcarmo al riguardo della prima visita di Gheddafi in Italia (per leggere i miei post sulle gheddafiadi in Italia spingi qui, i post sono in ordine cronologico inverso).

Lì una certa Dott.ssa Yvonne Di Vito aveva minacciato di querelarmi per diffamazione, avendo secondo lei “definito le ragazze hostess che hanno preso parte all’incontro con gheddafi delle ESCORT”.

Ovviamente era una butade perché io non avevo definito proprio niente. La querela non mi arrivò mai, anzi pensavo che Yvonne non esistesse proprio, sebbene avesse lasciato il proprio n. di telefono in chiaro (affar suo, voglio dire: il commento l’aveva scritto lei).

Una volta scoppiata la rivolta e poi la guerra in Libia avevo smesso di classificare i post sulla Libia nella categoria “Libyan party”, ad esclusione di quelli che rimandavano al periodo precedente e dimostravano quanto l’Italia avesse una politica inaccettabili nei confronti della Libia.

Pensavo che gli attori di “Libyan party” avessero dismesso il loro ruolo e che personaggi come Yvonne fossero sprofondati nel dimenticatoio.

Oggi invece scopro che Yvonne Di Vito è stata in Libia dal 28 luglio al 7 agosto, con suo marito (Alessando Londero), e al suo ritorno è stata intervistata da Russia Today in quanto attivista di Libyanfriends.com.

Denuncia le atrocità della NATO, l’informazione scorretta, l’inconsistenza del CNT e l’avanzata degli islamisti.

Yvonne viene intervistata anche da Ettore Bertolini, dell’Agenzia Stampa Italia, un quotidiano online che risulta essere il supplemento di “Tifogrifo”, un giornale online di tifoseria perugina.

Lì compare in fotografia insieme a Moammar Gheddafi e a suo marito.

La foto si chiama “myfriends.jpg”.

Ettore Bertolini è l’ex candidato sindaco di Perugia Tricolore nel 2009 (qui un suo comizio), un’organizzazione di stampo neofascista.

Ettore apre l’intervista con una lunghissima introduzione in cui racconta che Yvonne è stata vessata dalla stampa perché detiene una quota della società Fiere e Congressi Italia (Hostessweb), l’agenzia che utilizzò Gheddafi per le hostess e che poi lavorò anche in Libia.

La voce di Yvonne Di Vito è chiaramente di denuncia, anche in questo caso.

Va a fondo sulla storia anche Mazzetta, del quale condivido l’analisi finale.

Lorenzo DeclichLibyan partyalessandro londero,libia,mazzetta,moammar gheddafi,yvonne di vito
Il mondo è davvero molto, molto piccolo. Il 17 novembre 2009, questo blog era nato da poco, scrivevo un post dal titolo Hostess vs. Escort: 1-1 (la seconda puntata di Hostess vs escort. Primo tempo: 1-0, segui poi la terza puntata:  E chi avrei diffamato? (Hostess vs Escort, la vendetta)...