Tunisia: la vittoria della democrazia
Carthage 23 ottobre. Dalle prime ore del mattina non riusciamo a pensare ad altro, vogliamo uscire, esser parte della storia che si sta scrivendo nuovamente e proprio dietro casa. Ci riteniamo fortunati anche oggi, a 10 mesi dalla rivoluzione che ci ha regalato emozioni indimenticabili, per l’opportunita’ che la Tunisia ci sta offrendo di esser testimoni di un altro momento glorioso. Sono solo i nostri bambini a trattenerci in casa almeno per un po’. Sono troppo piccoli per capire cosa stia succedendo. Ci colleghiamo alla rete – come quando mesi fa quando non si poteva uscire per il coprifuoco, web era la nostra “strada” – e vediamo immagini che gia’ circolano a grande velocita’. Sta vincendo la democrazia… (continua a leggere su Italiani di Cartagine)
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Poiché la Nahda, il partito di ispirazione islamica sembra essere in testa e probabilmente sarà il maggior partito della Tunisia voglio dire che:
- “primo partito” non significa “partito maggioritario”.
- i risultati sembrano essere in linea con le previsioni, quindi niente “aiutoaiuto” perfavore, solo: un dispacere.
- la Nahda è un partito di centro destra, demoislamico. A destra in Tunisia dopo la caduta di Ben Ali si è creato un vuoto. Ricordate Berlusconi nel 94′? Questo vuoto lo riempie anche la Nahda.
- il leader della Nahda, Rashid Ghannushi, è stato in esilio dal 1991 in Inghilterra ed è sponsorizzato dalle monarchie del Golfo, filo-occidentali. Non venitemi a parlare di “scontri di civiltà”, stavolta.
- un suo consulente politico è italiano, un cattolico decisamente osservante, Giacomo Fiaschi.
https://in30secondi.altervista.org/2011/10/24/tunisia-la-vittoria-della-democrazia/L'età della politica2011.10.23,democrazia,elezioni,giacomo fiaschi,italiani di cartagine,tunisia
“Ricordate Berlusconi nel 94′? Questo vuoto lo riempie la Nahda”…
è come dire che noi avevamo una nahda (la DC) e ne abbiamo rimpito il vuoto con un Ben ‘Ali…
Solo non capisco se siamo noi che andiamo all’incontrario o gli altri che vanno indietro…
D
Anche se Nahda avrà, con ogni probabilità, un buon risultato, aspetterei domani per fare delle valutazioni, con l’annuncio dei risultati ufficiali.
Perché uno dei tratti più distintivi di questa campagna elettorale tunisina, almeno da quello che mi raccontano gli amici che l’hanno seguita in loco, è il proliferare delle candidature e delle liste “indipendenti”, legate a realtà locali.
Non tutte di destra, anzi.
Gli indipendenti sono sempre sottovalutati nelle prospettive della vigilia, nei sondaggi e negli exit pol, ma potrebbero rosicchiare diverse decine di seggi alle formazioni maggiori.
spero come un cittadino italotunisino che va è andra comunque tutto bene per tutto il popolo tunisino questo vuoto dimocratico per la prima vuolta nella storia araba doppo la caduta del grand dittatore.
speriamo comunque che va tutto bene per la tunisia come patria è soppra tutto
per il popolo che ha caciato il dittatore
è chi ha scritto la sua nuova storia della dimocrazia araba con il fuoco del bouazizi è il sangue dei centinai di martiri della libertà.è chi ha insegnato alle altri popoli
come se butta la paura in dietro è come se porta il coraggio dei leoni in quel 14 gennaio storico in tutto il mondo ormai visto è osseervato con tanta mozione è lacrimi di gioia.