(di Paola Del Vecchio)
(ANSAmed) – MADRID, 10 NOV – Il recupero e la tutela del
patrimonio architettonico tradizionale per riscattare l’identit?
storica e culturale del Mediterraneo, grazie al coinvolgimento
delle comunit? locali nella sua salvaguardia. Sono gli obiettivi
del progetto Montada, che rientra nel programma Euromed Heritage
4 e che, come spiega ad Ansamed la coordinatrice Montserrat
Casado Herrera, “si sviluppa in continuit? con altri progetti
realizzati nello stesso ambito, come sono stati Corpus e
Rehabimed”. Montada ? orientato “ad avvicinare gli abitanti al
proprio patrimonio locale, attraverso un processo partecipativo
ed attivit? che li aiuntino a scoprirlo”. Sono 6 le citt? del
Maghreb coinvolte, realt? urbane, economiche e culturali molto
diverse: Sal? e Marrakech per il Marocco, Sousse e Kairouan per
la Tunisia; e Dellys e Gharda?a per l’Algeria. “Si tratta di
promuovere strumenti che coinvolgano le societ? locali in un
nuovo modello di governance, basato sullo scambio di idee, di
esperienze e conoscenze, perch? il patrimonio diventi un motore
di sviluppo sostenibile”, assicura Montserrat Casado. Tali
strumenti sono i piani di azione, definiti dai forum costituiti
in ogni citt? e focalizzati su due direttrici, che individuano
l’appoggio tecnico di esperti, esempi di buone pratiche nella
riattazione, nelleattivit? di sensibilizzaizone e
partecipazione, attraverso visite guidate, volontariato,
festival ed esposizioni, dirette a tutti i cittadini, seminari
di formazione e dibattiti. “Un esempio sono le visite guidate
nella medina che si stanno realizzando a Tunisi e le iniziative
di volontariato nelle citt? algerine. Ma, soprattutto, le
attivit? in ambito educativo, con la creazione dei clubs di
patrimonio nelle scuole e di seminari di architettura per
bambini, che stanno riscuotendo un grande entusiasmo”, osserva
la coordinatrice.
Incontri nazionali, in ognuno dei Paesi che partecipano al
progetto Montada, saranno organizzati a gennaio del 2012, per
discutere temi che vanno dai rischi per il patrimonio esistente
(Tunisi), alle problematiche della salvaguardia architettonica
(Algeri), mentre a Barcellona ? in agenda un incontro degli
educatori coinvolti nel programma. Conservazione della memoria
dei luoghi e trasferimento della conoscenza, per far s? che il
patrimonio diventi uno strumento di sviluppo sostenibile.

“Riflettere sul modello di turismo e riorientare l’offerta,
soprattutto nell’attuale situazione in cui, con la Primavera
Araba, si sono attenuati i flussi turistici di massa, ? uno dei
criteri fondanti del progetto”, osserva ancora Montserrat
Casado. “Promuovere un turismo locale, al quale vanno rivolte le
offerte culturali, che consentano di scoprire il patrimonio
tradizionale. L’obiettivo – conclude – ? individuare, attraverso
la partecipazione e il consenso, nuove forme di usare i beni
architettonici, di salvaguardarli e valorizzarli, per porre le
basi di una nuova dinamica di turismo sostenibile”.

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Lorenzo DeclichIn 30 secondi
(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 10 NOV - Il recupero e la tutela del patrimonio architettonico tradizionale per riscattare l'identit? storica e culturale del Mediterraneo, grazie al coinvolgimento delle comunit? locali nella sua salvaguardia....