L'anomalia egiziana
Dal 30 al 40 per cento dell’economia egiziana. E, perfavore, nessun controllo.
Questo è il dato che esce fuori dall’inchiesta di Linkiesta sui militari egiziani.
Hanno piccole industrie, sono attivi in tutti i settori, hanno molto latifondo e la loro economia non è sottoposta a controlli.
In più ricevono ogni anno 1 miliardo e 300 milioni di dollari in sovvenzioni dagli Stati Uniti.
Se in Egitto c’è un’anomalia è questa, e non dobbiamo dimenticare che Hosni Mubarak era l’incarnazione del potere militare egiziano.
Non vi sto a tediare sugli antecedenti storici.
Mi chiedevo il senso profondo della recente manifestazione pro-militari al Cairo. Pensavo: “in decine di anni di egemonia qualche clientela i militari se la devono essere pur fatta”. Ma forse la spiegazione è molto più semplice: le attività economiche non si portano avanti da sole e in Egitto molti sono i “dipendenti” dei militari che temono, con la caduta di questi ultimi, di perdere il proprio lavoro.
Ad ogni modo con le recenti elezioni si è capito che questo costrutto socio-economico ha una base elettorale molto ridotta.
https://in30secondi.altervista.org/2011/12/13/lanomalia-egiziana/In 30 secondieconomia,egitto,militari,politica
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