In un’intervista inedita, apparsa sull’Espresso, Pier Paolo Pasolini parla dell’Italia a un giornalista svedese il 30 ottobre 1975. L’intervista, in realtà, non contiene grandi novità, ma ha il pregio –poiché era diretta a un pubblico non italiano– della chiarezza.

In sostanza Pasolini descrive la “rivoluzione culturale” che stava vivendo l’Italia in quel periodo con l’arrivo del “consumismo”, una rivoluzione a cui corrispondeva un “mutamento antropologico” profondo. Neanche il fascismo –affermava ad esempio– era riuscito a eradicare i dialetti, a unificare la lingua, cosa in cui invece il boom economico, il mondo del consumo e la conseguente “uniformazione” delle abitudini e dei costumi, stava riusciendo a fare.

Non solo i cattolici ma anche “i marxisti” stavano cambiando:

gli estremisti italiani gettano delle bombe e poi la sera guardano la televisione, “Canzonissima”, Mike Bongiorno”.

Be’, mi sono sforzato di traslare queste riflessioni e di inserirle nel contesto contemporaneo. Non trovo parole più azzeccate per definire quello che penso stia avvenendo, da qualche decennio, nel mondo arabo in particolare e islamico in generale.

Lì c’è un mondo che scompare — quello dell’economia tradizionale, delle tradizionali forme di religiosità e coesione sociale — e un mondo che sta prendendo piede: il mondo delle merci, del consumo, del “cittadino-consumatore”. Il tutto, ovviamente, nei modi e nelle forme “globalizzanti” proprie dei nostri anni: questo processo, nel bene o nel male, si porta dietro una epocale “mutazione antropologica”.

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p.s. ai lettori affezionati che conosco le mie incursioni nella teroia dell’islamercato: ça va sans dire.

Lorenzo DeclichIslamercatoislam,mondo arabo,mondo islamico,pierpaolo pasolini
In un'intervista inedita, apparsa sull'Espresso, Pier Paolo Pasolini parla dell'Italia a un giornalista svedese il 30 ottobre 1975. L'intervista, in realtà, non contiene grandi novità, ma ha il pregio --poiché era diretta a un pubblico non italiano-- della chiarezza. In sostanza Pasolini descrive la 'rivoluzione culturale' che stava vivendo l'Italia...