Il giorno in cui Piazza Tahrir si riempiva di nuovo (23 dicembre) andava in scena, di nuovo, una manifestazione “pro-Giunta militare”.

I numeri, come l’altra volta, parlano chiaro: questa “maggioranza silenziosa” (così si chiama il movimento) era in piazza con più di 5.000 persone (secondo le stime di al-Masry al-Youm) mentre a Tahrir c’erano 50.000 persone.

L’altra volta, però, questa “maggioranza silenziosa” non lanciava slogan pro-Mubarakdisturbava il lavoro dei giornalisti accorsi a coprire l’evento, picchiandoli.

Altri slogan erano dedicati agli “atei” e ai “secolaristi” di piazza Tahrir. Doveva essere ateo anche l’imam che, in piazza, a margine della preghiera, ha chiesto ai militari di farsi da parte.

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondiegitto,giunta militare,manifestazione,scaf
Il giorno in cui Piazza Tahrir si riempiva di nuovo (23 dicembre) andava in scena, di nuovo, una manifestazione 'pro-Giunta militare'. I numeri, come l'altra volta, parlano chiaro: questa 'maggioranza silenziosa' (così si chiama il movimento) era in piazza con più di 5.000 persone (secondo le stime di al-Masry al-Youm)...