In questi giorni Thierry Meyssan e la sua Voltaire.net hanno tirato fuori, gli ennesimi articoli “di controinformazione” sulla Siria.

Si intitolano “Il giornalista Paul Convoy, agente operativo del MI6” e “I giornalisti combattenti di Bab Amr“.

Trattasi dei soliti pastoni in cui si inseriscono notizie vere, realistiche, e dati distorti, illazioni.

Non mi metto qui a fare la glossa del pezzo, mi fa fatica.

Mi sono già esercitato una volta nel periglio di individuare fonti, notizie vere, notizie vere falsificate, notizie false, legami indebiti fra concetti, sigle, etc. in un articolo di Meyssan, insomma ho già dato.

Starebbe ora agli acuti lettori del web l’arduo compito di discernere.

Vi do solo un piccolo, piccolissimo indizio: Voltaire.net pubblica in integrale un articolo scritto da Vladimir V. Putin riguardante la futura politica estera del suo paese.

Thierry Meyssan e la Rete Voltaire stanno dalla parte di Putin, che sta dalla parte di al-Asad.

In Siria Thierry Meyssan è embedded al regime di Bashshar al-Asad.

Intepreta e produce notizie in ordine a questo.

Non so perché lo fa, sinceramente non mi interessa.

So però che non lo fa per “la libertà” o per “la verità”, sebbene si atteggi in quel modo.

Insomma non fatevi prendere in giro.

E tenete conto che, incidentalmente, come accade in molti altri casi, questo stare dalla parte di Putin e di al-Asad fa sì che Meyssan pubblichi interessanti notizie, anche verificabili.

Questa foto di Paul Conroy, giornalista del Sunday Times,  insieme ad Abd el-Hakim Belhaj e Mahdi al-Harati in Libia, ad esempio, è già in sé una notizia interessante:

Ma, sempre per fare esempi, la notizia che: “Secondo l’ex premier Jose Maria Aznar, Mahdi al-Harati è ancora ricercato in Spagna per il suo coinvolgimento negli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004” è completamente falsa.

Leggete il pezzo di Aznar e trovatemi al-Harati, perfavore.

Vi compare Abd el-Hakim Belhaj, certo, ma non al-Harati.

Aznar è l’unico al mondo ad aver accusato il primo di avere un legame con gli attentati di Madrid.

Secondo tutti gli altri nel marzo 2004 Belhaj era  nelle prigioni libiche, dopo essere stato catturato in Malesia e torturato da agenti della CIA in Tailandia.

Fu rilasciato dai Gheddafi il 23 marzo 2010.

Sì, Mahdi al-Harati, un arabo-irlandese non meglio identificato (“arabo” di dove?) è un personaggio inquietante, su cui ragionare.

E’ probabilmente un mercenario del Qatar.

Un uomo che, secondo Daniel Iriarte,  stava sulla Mavi Marmara.

Ma con Madrid non c’entra niente. Lo stesso Meyssan scrive un’altra cosa, qualche mese fa.

Non sono dettagli, non sono “errorini”.

E questo era solo un esempio.

Lorenzo DeclichIn 30 secondiabd el-hakim belhaj,mahdi al-harati,thierry meyssan,vladimir putin,voltaire.net
In questi giorni Thierry Meyssan e la sua Voltaire.net hanno tirato fuori, gli ennesimi articoli 'di controinformazione' sulla Siria. Si intitolano 'Il giornalista Paul Convoy, agente operativo del MI6' e 'I giornalisti combattenti di Bab Amr'. Trattasi dei soliti pastoni in cui si inseriscono notizie vere, realistiche, e dati distorti, illazioni. Non...