Al-Jazeera pubblica una serie di documenti segreti e Lettera 43 riprende al-Jazeera:

un malloppo di 1.400 documenti trafugati da Abd el-Majid Barakat, ex responsabile informazioni dell’unità di crisi siriana fuggito in Turchia, e consegnati nelle mani di al Jazeera. Di seguito, i primi cinque file confidenziali pubblicati il 20 marzo sul sito dell’emittente panaraba.

Fra i documenti pubblicati (ma vi consiglio di leggere il pezzo di Lettera 43) ce n’è uno riguardante le stime governative sul numero dei manifestanti nel periodo che va dal 16 settembre 2011 fino al 28 ottobre.

Sono numeri “governativi” e dunque non c’è motivo di contestarli. A meno ché i documenti non siano falsi (e nel caso qualcuno abbia notizie in merito è pregato di informarne i lettori).

Ciò che più interessa è notare la diffusione della protesta: la gente in piazza c’è, il documento si riferisce espressamente al numero dei  manifestanti, non a “terroristi” o a “insorti”.

Ciò che fa impressione, invece, è la scientificità dei dati, che tengono conto anche di assembramenti minimi (15-30 persone, e non riesco a immaginare la quantità di coraggio che devono aver avuto quelle 15-30 persone a scendere in piazza).

I numeri sono in crescita nell’ultima settimana monitorata e questo viene notato nel documento. Così come vengono notati i centri “più caldi” della rivolta (Homs, Idlib, Hama e Deraa). E come noterete le due aree più infuocate, Homs e Idlib, sono anche le due aree dove la repressione è stata più violenta (tutto il documento lo scaricate qui).

Sempre da Lettera 43 apprendiamo che, benché faccia lo gnorri in pubblico, Bashshar al-Asad firma i piani della repressione:

Centinaia di documenti confidenziali”] consegnati ad al Jazeera da Abdel-Majid Barakat, ex responsabile informazioni dell’unità di crisi fuggito in Turchia, descrivono gli incontri quotidiani tra i capi della sicurezza e le agenzie di intelligence, nel corso dei quali vengono elaborate le strategie di repressione poi approvate dal presidente: «Ogni sera alle 19.00 ora di Damasco, i capi di intelligence e sicurezza si riuniscono per fare il punto su quanto è successo nel Paese durante la giornata, per illustrare i propri piani contenenti gli ordini per il giorno successivo». Questi piani «vengono consegnati all’ufficio del presidente la mattina successiva. Lui firma gli ordini e dà il via libero definitivo».

Potete guardare il video riguardante tutta la vicenda su al-Jazeera, qui.

Lorenzo DeclichIn fiammeNumeri e favoleabd el-majid barakat,bashshar al-asad,manifestazioni,proteste,repressione,rivolta,siria
Al-Jazeera pubblica una serie di documenti segreti e Lettera 43 riprende al-Jazeera: un malloppo di 1.400 documenti trafugati da Abd el-Majid Barakat, ex responsabile informazioni dell'unità di crisi siriana fuggito in Turchia, e consegnati nelle mani di al Jazeera. Di seguito, i primi cinque file confidenziali pubblicati il 20 marzo sul sito dell'emittente...