[riporto da “Il Mondo di Annibale”]

Esclusiva/Il Mondo di Annibale-Globalist

Il tentativo di diffondere informazioni patacca su al qaida e su presunte persecuzioni cristiane in Siria per avvalorare il sostegno al regime di Assad, ha sfruttato anche i canali informativi legati alla Santa Sede. Ma in questi i giorni alcuni tentativi sono stati smascherati proprio all’interno del Vaticano. Siamo in grado di raccontarvelo in questa nota.

Monsignor Philip Tournyol Clos, sedicente vescovo cattolico citato dall’agenzia di stampa vaticana Fides come testimone dei massacri di cristiani ad Homs, non e’ un vescovo, non fa più parte della gerarchia cattolica, non e’ mai stato ad Homs e racconta cosa che non hanno riscontro.

Lo chiarisce il Vaticano per il tramite dell’organizzazione Roaco (Riunione delle Opere in aiuto alle Chiese orientali), cioè gruppo di sostegno ai cristiani d’Oriente riunitosi pochi giorni fa a Roma insieme a Benedetto XVI, a diversi rappresentanti e vescovi delle chiese del Medio Oriente, nonché ad esponenti della diplomazia vaticana presente nella regione, compreso il nunzio a Damasco. I termini della presa di distanza da monsignor Clos sono stati perentori, come anche la convinzione che il patriarca melchita Gregorio III, circondato da persone pagate dal regime, si esprima in termini non molto diversi per effetto della disinformazione.

Nel corso dell’incontro si e’ fatto presente che indubbiamente in Siria si sono infiltrati elementi legati al fondamentalismo islamico e violenti, ma la stragrande maggioranza degli insorti non lo sono e dimostrano quotidianamente solidarietà e vicinanza alla popolazione cristiana. Questo quello che è accaduto ni Vaticano. Resta da capire come mai un’agenzia quale la Fides, espressione della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, sia potuta cadere in un simile infortunio. Anche perché il dicastero da qualche tempo è stato posto sotto la guida del cardinale Fernando Filoni, che del Medio Oriente ha una certa conoscenza. La testimonianza del falso vescovo è finita su decine di siti internet in tutto il mondo alimentando lo scenario smentito ripetutamente dalla Santa Sede di un conflitto siriano nel quale sono coinvolti i cristiani in quanto minoranza religiosa. Si tratta di una lettura infondata e smontata da numerose e autorevoli fonti ufficiali e non.

Il fatto, grave, in questo caso, è che nel corso della riunione dei vertici ecclesiali sul Medio Oriente l’intero racconto del fantomatico monsignor Philip Tournyol Clos, è stato oggetto di una presa di distanza netta. Resta il fatto che la teoria dello scontro di civiltà e del sostegno a dittature efferate troppo spesso diventa un automatismo ideologico al quale si fa facilmente riferimento, mentre la realtà ha altre facce e altre storie da raccontare.

Qui di seguito il link al lungo servizio di Fides con il vescovo inesistente

Ancora la testimonianza di padre dall’Oglio che abbiamo riportato nei giorni scorsi

E ancora I cristiani in Siria cuore della propaganda

Lorenzo DeclichIn fiammecristiani,falsi,siria
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