La prima cosa che si impara leggendo questo libro è che non è vero che vengono prima i nomadi e poi i sedentari.

I nomadi e i sedentari vengono insieme, e spesso dei sedentari diventano nomadi.

La seconda è che i membri di questi agglomerati umani nomadi non esisterebbero senza un cavallo e senza far guerra.

La terza è che se tu chiedi a un nomade della steppa qual’è il nome del suo popolo lui ci penserà un po’ e poi ti risponderà in base a un fatto contingente. Può darsi anche che ti dica che abita in un posto che porta il nome di un “popolo” e che quel posto sia cambiato, negli ultimi anni. O che dirà di chiamarsi col nome di un luogo il quale, però, potrebbe aver cambiato nome da poco.

La quarta è che senza questi nomadi della steppa probabilmente non esisterebbe l’Europa.

Ecco “molto in sintesi” le principali caratteristiche di una confederazione nomade:

  1. comprende popoli e persone di diversa attività economica e origine a seguito di un gruppo guerriero o di un capo particolarmente significativo. Il nome di alcune, quindi, sta a significare, in origine probabilmente come mero indicativo o addirittura come dispregiativo, la nuova aggregazione stessa: khazari (erranti), cosacchi (fuggiaschi), bulgari (mescolati). Questa particolarità era ben chiara anche nell’antichità, e si ritrova ad esempio in Giordane (riprendendo Pompeo Trogo) che vuole i parti che: “in lingua scitica vengono chiamati fuggiaschi, cioè parti, né smentiscono la loro razza essendo quasi soli ormai, tra tutti i popoli dell’Asia, capaci di tirar d’arco e d’una dura intrepidità sul combatter”;
  2. il nome collettivo della confederazione è o quello della tribù-guida, o preso in prestito da una confederazione sconfitta (e poi alleata) più nota. Ad esempio, il caso dei mongoli, che sconfiggono i tatari e ne prendono il nome, per finire “turchizzati” in brevissimo tempo dai cumano-kipcak nei territori ad occidente del Mar Nero. Oppure si spaccia per una tribù-guida (o magari si è solo un frammento della stessa) nota e le altre vengono dietro, come succede per gli avari noti in Europa occidentale che forse poco hanno direttamente a che vedere con gli “avari” juan-juan dei documenti cinesi, la vicenda dei quali è strettamente collegata all’emergere del primo impero turco, quello dei turchi celesti;
  3. si crea da un frammento più o meno consistente della confederazione-madre prendendo il nome della stessa più un aggettivo identificativo, sovente di luogo, di colore o di direzione: neri, bianchi, rossi, ecc.

Europa e nomadi guerrieri di Giuseppe Cossuto, Chillemi, 12 euro ben spesi.

Si seguono le orme di persone che fanno di tutto per far perdere le proprie tracce.

Un depistaggio strutturale alla fine del quale paghi un tributo a una persona con cavallo.

 

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondieuropa,nomadi guerrieri
La prima cosa che si impara leggendo questo libro è che non è vero che vengono prima i nomadi e poi i sedentari. I nomadi e i sedentari vengono insieme, e spesso dei sedentari diventano nomadi. La seconda è che i membri di questi agglomerati umani nomadi non esisterebbero senza un...