Gl’americani
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Ci sono tutti questi antimperialisti antiamericani che per mesi ci hanno stracciato le orecchie con la storia secondo cui l’islam politico radicale è foraggiato dagli americani allo scopo di sconfiggere “resistenti” del calibro di Moammar Gheddafi e Bashar al-Asad.
Adesso ‘sti radicali bruciano le ambasciate americane e ‘sti antperialisti antiamericani non gioiscono.
Certo, nella teoria del complotto tutto funziona, ma ‘sta cosa è un po’ difficile da incasellare senza ammettere che ‘sti radicali non prendono ordini direttamente dagli americani.
“Gli americani” avrebbero ordinato di ammazzare “gli americani” per far credere che i radicali non stanno con “gli americani”.
E invece bisogna prendere atto del fatto che ‘sti radicali odiano l’America proprio nella stessa forma di questi antimperialisti antiamericani: cioè vedendola come un oggetto monolitico e indifferenziato.
Eppure i secondi dicono ai primi di essere lo strumento degli americani.
Imbarazzante.
https://in30secondi.altervista.org/2012/09/17/glamericani/In 30 secondiantiamericanismo,antimperialismo,islam,radicalismo
E’ un pò come le teorie cospirazioniste sull’11 settembre o, risalendo indietro, su Pearl Harbour.. gli americani sapevano, gli americani hanno lasciato fare, oppure sono stati gli americani a colpire..
Il tutto per poi legittimare le proprie (spesse volte spropositate) reazioni.
Per fare un parallelo più vicino a noi, è un pò come il fuori onda di Favia su Grillo.. dapprima si è detto che era un complotto perché era appunto un fuori onda, poi che era un complotto perché l’intervista sarebbe stata concordata per screditare il M5S.
Chi cerca un complotto lo troverà. Perché con la ricerca si arriva forse da qualche parte, con le congetture si arriva dappertutto. Il complottismo non è una risposta a domande senza risposta. E’ una forma mentis.