Non si capisce bene cosa stia succedendo nel sito in cui “Coloro che si firmano col sangue” hanno fatto i loro ostaggi.

Semplicemente non sappiamo niente.

Gli americani ripetono fino quasi a morirne che l’attacco è orchestrato da al-Qa’ida.

Al-Qa’ida quale?

Nell’area ci sono due formazioni legate in qualche forma ad al-Qa’ida: al-Qa’ida nel Maghreb Islamico (AQMI) e Movimento per il tawhid e il Jihad nell’Africa Occidentale (si usa l’acronimo MUJAO).

La seconda è una scissione della prima.

Ma questo commando non fa parte né dell’una né dell’altra.

Uno fra i mille siti che fanno monitoraggio del jihadismo mondiale, Jihadica, ci racconta che Mokhtar Belmokhtar, cioè colui che parla a nome di questi salnguinolenti firmatari,  è stato sospeso da AQMI nell’ottobre 2011.

Questi però sarebbe ancora collegato con al-Qa’ida “centrale”, cioè quella organizzazione che ha base nel Waziristan, a cavallo fra Pakistan e Afghanistan.

Quindi nel Sahara-Sahel avremmo tre formazioni qaidiste, in una qualche relazione – di scontro o di alleanza – fra loro.

Secondo DEBKA (sempre da prendere con le molle ma stavolta riprende una fonte mauritana che non ho ritrovato) Mokhtar Belmokhtar, che noi conosciamo per essere collegato coi servizi di sicurezza algerini e che da sempre viene snobbato da “al-Qa’ida centrale”, oltre a chiedere la cacciata dei francesi dal Mali chiede la liberazione dello “sceicco cieco”, Omar Abd el-Rahman, il responsabile del primo attacco al World Trade Center di New York, tuttora in carcere negli Stati Uniti.

Una richiesta che suona davvero ridicola per il suo anacronismo.

Pensate che, a suo tempo, se n’è interessato anche l’attuale Presidente egiziano, Mohamed Morsi.

I combattenti del commando di In Amenas sarebbero una “brigata internazionale”.

Sarebbe un commando “vecchio stile”, insomma, reclutato in Mali.

Che però conosce benissimo In Amenas al punto che, come dice un ex ostaggio algerino: “non sono andati nel sito dell’algerina Gtp, né in quello dell’italiana Sarpi, vuoti al momento dell’attacco”. I terroristi, secondo lui, “avevano delle complicità all’interno perché conoscevano le camere degli stranieri e tutti i dettagli sul funzionamento della base”.

Mokhtar Belmokhtar, quindi, diventa il capo di un gruppo qaidista decisamente “retro” che ha contatti con al-Qa’ida centrale. Fa attaccare (perché lui non ci va, a In Amenas) una istallazione economica strategica per l’Algeria in un’operazione che sulle prime si configura come il più importante sequestro mai avvenuto nell’area e subito dopo come una grande carneficina di ostaggi e terroristi. Chiede ai francesi di andarsene dal Mali ma anche di liberare Omar Abd el-Rahman.

Perché a me suona così finto?

[thanx Cesare]

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondiislametro,Prequel
Non si capisce bene cosa stia succedendo nel sito in cui 'Coloro che si firmano col sangue' hanno fatto i loro ostaggi. Semplicemente non sappiamo niente. Gli americani ripetono fino quasi a morirne che l'attacco è orchestrato da al-Qa'ida. Al-Qa'ida quale? Nell'area ci sono due formazioni legate in qualche forma ad al-Qa'ida: al-Qa'ida...