In Qatar – 09.6 – Tu ami il Qatar, quindi lo odi – The frustrated historian
Quello che non dovreste fare è invece etichettare questo Qatar come “islamico”.
O almeno: fatelo, se volete, ma poi – per onestà intellettuale – dovrete mettere l’etichetta di “cristiano” su un posto come Las Vegas.
A quel punto se non vi sentite ridicoli potete tranquillamente morire così.
Badate bene, però.
In tanti con un sorrisetto dicono: il Qatar è come Las Vegas, è proprio americano.
E sì, è molto americano se lo guardiamo da europei, ma ciò non significa quasi nulla in termini assoluti.
Cioè: il problema non sta nel fatto che sia americano ma nel fatto che sia espressione di questo capitalismo mondiale.
Il tipo di culturazione e deculturazione operata in Qatar è cosa ben diversa da quella americana anche se alla fine il risultato può sembrare lo stesso.
Ci vogliono il suq Waqif e il Katara per capirlo.
In Qatar non solo si copia l’America.
In Qatar si costruisce un islam di gomma.
E questo è il motivo vero per cui – in definitiva – radere al suolo il Qatar potrebbe non essere una cattiva idea.
Questo pezzo fa parte di una serie. Tutti i pezzi di questa serie li trovate qui, nella categoria “Nel paese dei decostruzionisti“.