Welcome All. Roma chiama il mondo. Non stiamo più a guardare. Non stiamo zitti, non stiamo fermi, l’inerzia ci fa complici. C’è un futuro da conquistare. La Storia sta passando di qui. Non c’è muro che tenga, tutte le politiche di contenimento o di controllo dei flussi falliscono. Ogni giorno migliaia di vite umane sono messe a rischio, i diritti umani e civili di profughi e migranti sono calpestati. Quei diritti sono anche i nostri. Senza quei diritti non c’è uguaglianza. Senza quei diritti, chi è solidale, chi fa accoglienza diventa un fuorilegge. Noi non vogliamo abitare in un deserto di diritti. Vogliamo diritti per tutti e tutte, senza distinzione: quelli di chi arriva tutelano quelli di chi è già qui. Tutti e tutte meritano dal nostro paese i diritti di base: documenti validi, libertà di circolazione, diritto ad esistere, dignità e cittadinanza. Diritti e accoglienza, questo è l’unico futuro possibile. C’è posto in Italia e in Europa. C’è spazio per accogliere, ci sono un paese e un intero continente da abitare e immaginare. L’immigrazione e l’asilo non sono il nostro problema, sono la nostra opportunità. Ci sono risorse, e sono tante. Non vogliamo più vederle spendere in un’assistenza che non dà diritti ma crea ingiustizie, e diviene l’ennesimo strumento in mano alle organizzazioni criminali e mafiose. La solidarietà è per noi un atto politico, contro tiranni di ogni colore e foggia, contro le mafie, le reti criminali del traffico di esseri umani, delle armi e delle droghe. A governi e istituzioni diciamo: guardatevi intorno, è il tempo di decidere, di uscire dalla zona grigia delle mezze verità, delle mezze soluzioni. È tempo di fare la vostra parte. Ai razzisti diciamo addio, non vi ascolteremo, non siete parte del gioco, non abbiamo tempo per voi. Non dobbiamo far altro che unirci. Non chiediamo per chi suona la campana. Siamo noi che dobbiamo dire e fare. Dire che non rimaniamo passivi, che non accettiamo di essere complici del silenzio e dell’indifferenza. Fare rete, solidarietà e politica, ognuno secondo le sue capacità e possibilità ma tutti insieme. C’è bisogno di persone che facciano un passo avanti, noi l’abbiamo fatto. Singoli, gruppi, associazioni, organizzazioni sono chiamati a raccolta per affermare il diritto di tutte le persone a viaggiare, a fermarsi, ad avere un documento, ad avere di che vivere e dove vivere. Vogliamo un’Europa luminosa, faro acceso nel buio, esempio per il mondo, aperta al mondo.