Europa > Mediterraneo
Quand’ero ragazzetto e studiavo all’Università stavano nascendo i vari Erasmus e Leonardo.
Nel posto dove studiavo, il Dipartimento di Studi Orientali della Sapienza di Roma, facevamo dell’ironia sul fatto che a noi “la conoscenza reciproca” non ce la permettevano.
Si poteva andare in Siria (e si può tuttora) con una convenzione per cui ti pagavi tutto e poi, alla fine di un iter kafkiano all’interno del Ministero degli interni siriano, ti davano la “residenza” (che ti permetteva di pagare in lire siriane e non in dollari) e 20 dollari al mese.
Avevi la scuola pagata, questo sì.
Potevi anche andare in Egitto o in Tunisia.
Ti dicevano più o meno: “Vai, bravo”. O anche: “visto che ci devi per forza andare tanto vale che ti diano qualche soldo, anche pochi”.
Oggi si può firmare una petizione alla Commissione europea per promuovere un programma simile a Erasmus/Leonardo sulle sponde del Mediterraneo.
Firmate la petizione e, contemporaneamente, pensate a che nome dareste al programma: Ibn Khaldun? Ibn Arabi? Averroè? Maimonide? Al-Ghazali? Dante Alighieri? Mohammed Bouazizi?
E se volete votate, qui sotto :-)
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Voti
12/ott/2011 10.27, esclusi i personaggi non votati
Averroè 9
Ibn Khaldun 6
Al-Idrisi 6
Ibn Battuta 6
Avicenna 4
Ibn Arabi 3
Mohammed Bouazizi 3
Taha Husein 3
Al-Ghazali 1
Ibn Hamdis 1
Ibn al-Haytham 1
Leone l’Africano 1
https://in30secondi.altervista.org/2011/10/07/europa-mediterraneo/https://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2011/10/mediterraneo.gifhttps://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2011/10/mediterraneo-150x150.gifIn 30 secondieuropa,mediterraneo
Taha Husayn? :)
A lui sarebbe piaciuto… Oppure Ibn Tufayl (mi rendo condo che sto cominciando a essere un po’ fissato con lui).
e come mai? stai diventando misogino?
Non sia mai! Peraltro, ho parecchie perplessità sulla lettura della Malti-Douglas… Ci sto scrivendo qualcosa.
anche senza malti-douglas, basta leggere il testo…
Mah, sì, solo che non mi sembra quello il punto.
Intendo dire che, certamente nel testo c’è una chiara misoginia, peraltro non esattamente un’idiosincrasia personale dell’autore, ma non direi che si tratti di un centro d’interesse dell’opera, o di un elemento che ne dovrebbe orientare in modo determinante la lettura (che è invece all’incirca la tesi della Malti-Douglas).
eh, ma un testo è quello che vi si legge…
Ma è anche rilevante, secondo me, l’intenzione dell’autore, almeno nei limiti in cui ci è accessibile (voglio dire, per fare un esempio che ho letto tipo ieri, “Il mondo nuovo” di Huxley non era inteso da lui come un futuro _positivo_, ma qualcuno ce l’ha visto lo stesso). Chiaramente per Ibn Tufayl non possiamo avere la stessa certezza, ma sono abbastanza convinto che l’intenzione primaria che avesse nello scriverlo NON fosse quella di dimostrare la validità di un universo senza donne.
O anche al-Idrisi.
Li metto :-)
Chi voterai??
Fatto. Ad Al-Idrisi ci avevo pensato, forse è il migliore
Averroé tutta la vita!
Votato il sondaggino e adesso vado a firmare (nonché diffondere) la petizione.
Stavo andando per Ibn Tufayl, poi mi sono venuti in mente anche Gerardo da Cremona, Gundissalino, Hunayn Ibn Ishaq, Raimondo Lullo e Pietro Alfonsi, e poi Leda Rafanelli (carina perché sarebbe una donna, l’unica che mi venga in mente, ma forse non abbastanza rappresentativa). Che cominciano ad essere un po’ tanto troppi. (giusto per dire quanto profondi fossero i contatti, se vengono fuori tanti nomi). Però dovrebbe essere uno abbastanza “simbolico”, e da quel punto di vista Averroè funziona più di altri. Anche al-Idrisi però è un buon simbolo… (In sostanza sono ancora indeciso).
Fal, mannaggia a te. Mi costringerai a un post-elenco di candidature :-)
Leda, Leda, Leda
E ci sarebbe volendo anche Pico della Mirandola, che è un ottimo corrispettivo a Erasmo e Leonardo.
Ibn Hamdis, Calogero Vella (LOL), Giorgio Levi della Vida, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia…
e altri, non so quanto pertinenti. Scusa Lorenzo se abbiamo chiuso il blog, non sto troppo bene ultimamente.
Roseau, non c’è nulla di cui scusarsi. Anzi: abbi cura di te.
Come mi scrisse una volta Lo Jacono il “della” di “Della Vida” è maiuscolo ovvero: non si tratta di un prefisso nobiliare.
Comunque uf. Siete troppo dotti per partecipare al sondaggetto con i nomi che ho inserito o troppo snob?
Roseau, scegline 3 che li inserisco.
Cmq vabbene, continuate così :-)))
(Mizam, slurkati! Darm, batti un colpo!)
Vabbene, intanto Ibn Hamdis lo metto….
Ibn-Sina, al secolo Avicenna?
Persiano, ma se intendiamo il Med come “Grande Med” (modello Mohamed Arkoun), che include anche l’Iran e consideriamo l’influsso di Avicenna sulla medicina nell’area… lo metto
Averoè o Avicenna, tutti gli altri non li conosce nessuno al ministero della pubblica istruzione.
(ed anceh Averroè e Avicenna potrebbero essergli ignoti, visto tunnel, test e compagnia bella).
Ma qui si parla di Europa, il ministero italiota c’entra poco. (anche se sentrambe scelte abbastanza valide, per diversi motivi).
Dimenticavo, (per fare lo snob anche io), Giovanni Leone de Medici detto l’Africano alias al-Hasan ibn Muhammad al-Wazzan al-Fasi, alias il due volte apostata.
“Leone l’Africano” lo vedo più come premio… Premio “Leone l’Africano” suona bene… Per cosa poi fare un premio del genere è un altro discorso… Cmq lo metto :-)
– Ibn Khaldun – ma anche il nome di un viaggiatore non ci starebbe male, Ibn Battuta o Ibn Jubayr …o magari Progetto Gerardo (foneticamente in linea con gli altri) riferito a Gerardo da Cremona)
ok
votato Ibn Battuta, il “viaggiatore” per eccellenza, ma ero incerto con altri candidati per forme diverse di viaggio, spirituale e teologico. ho fatto una scelta di popolarità, sperando che sia conosciuto in quel del Ministero
anche se aggiungerei Alpharabius – al secolo al-Farabi – con buona pace del Kazhakhstan e delle banconote che lo raffigurano
E mettiamoci al-Farabi
Alla fine, con qualche incertezza, ho votato Idrisi. Mi sembra abbastanza adeguato. (se dovessi invece necessariamente scegliere un europeo, direi o Gerardo o Lullo).
Bhè, mezza lista in realtà è di europei (andalusia e dintorni), incluso il “mio” Leone l’Africano che è nato a Granada.
Comunque quoto Lorenzo, a Leone l’Africano intitoliamo un premio.
Tipo “miglior blogger di orientalistica Leone l’Aficano”.
Vedo Avicenna ed Ibn Khaldun in testa, al momento. Nulla in contrario, ma devo dire che mi sembrano tra le scelte meno in tema. (E’ mia meditata opinione che Ibn Khaldun, per quanto senza dubbio molto interessante, sia largamente sopravvalutato dall’orientalistica.)
Ibn al-Haytham mi sembrerebbe il nome più adatto, no?
ghuluww
ok, lo metto.
e io ho dimenticato Ipazia, Ipazia, Ipazia!
Però Ipazia è decisamente greco-elenistico-pagano-romana.
A questo punto anche San Cirillo, dottore mariano della chiesa e suo carnefice, assieme a 1/2 dei dottori della chiesa cattolica, diventa un ponte tra oriente ed occidente?
Se teniamo anche l’evo antico i nomi si moltiplicherebbero a dismisura.
Enea era Turco e padre dell’Italia latina.
Chi meglio di Alessandro Magno/Iskender rappresenta l’incontro/scontro tra Europa ed Asia?
Su Annibale, figlio di tutto il mediterraneo, esistono biblioteche intere, come del resto su Serse e Dario.
Mitridate è il “vile” nemico orientale per eccellenza (e genocida di “gran pregio”).
La cultura sumerica e quella egizia sono “madri della civiltà”, e lo sono fuori da ogni iperbole retorica, certo un progetto di scambio tra architetti delle tre sponde del mediterraneo non potrebbe che chiamarsi Imhotep.
E qui arriviamo alle divinità, quindi includiamo anche Horus…
Forse è meglio darsi dei limiti temporali, ad esempio attorno al 700 d.c., quando, secondo la suggestione di Pirenne, il Mediterraneo ha smesso di essere un mondo unitario e i continenti che lo circondano hanno iniziato a rappresentare civiltà diverse.
tolta, però mi dispiace un po
io a pelle ho votato Taha Husein, ma effettivamente l’idea di scegliere un nome pre-islamico, saltando così a priori la dicotomia medievale non sarebbe male. Perché infatti dare il nome di un esponente della cultura arabo-islamica a un progetto “mediterraneo”?
Per me un “progetto Pitagora” sarebbe perfetto: Pitagora fu uno dei primi (che si sappia) che, da proncialotto ionico, andò a studiare in oriente per poi aprire una scuola in Magna Grecia. Un vero antesignano dell’erasmus. Inoltre, a differenza di altri nomi, è un filosofo della matematica e della scienza, piuttosto che delle lettere.
D
PS. e perché non anche Francesco d’Assisi (ricordate il pezzo di Branduardi?)
Lo so, Ipazia è “‘na grande!”, però a questo punto ci mettevamo anche Aristotele, Platone e Archimede…
ok, ok, approvo il tuo “argument” :-)
Stavolta Darmius mi stuzzichi non poco, però io non sono un orientalista, com’è percepito Pitagora nelle altre sponde del Mediterraneo?
Avveroè o Avicenna (e gli altri) avrebbero il merito di dare il nome del progetto ad un esponente “dell’altra sponda” che ha influenzato enormemente questa, pur essendo riconosciuto “altro” ed in un momento in cui il Mediterraneo era diviso. Insomma universali anche in un mondo di particolari.
Però capisco che pensare a figure “pre-divisione” potrebbe essere utile in un’ottica da “post-divisione”.
Ma a patto che Pitagora (o similia) sia visto come figlio della “cultua mediterranea”, e non come padre della “cultura europea”.
A questo punto però converrebbe rifare ex novo la lista, inserendo solo “mediterranei doc” (con un Mediterraneo esteso, dalla Persia e alla Gallia) che siano pensabili e caratterizzati come “mediterranei”, contrapposti agli Europei/Latini, Europei/bizantini e agli Arabi, ovvero alle culture “particolari” che presero il posto di quella universale
Sono d’accordo su “rifare ex novo la lista, inserendo solo “mediterranei doc” (con un Mediterraneo esteso, dalla Persia e alla Gallia) che siano pensabili e caratterizzati come “mediterranei”, contrapposti agli Europei/Latini, Europei/bizantini e agli Arabi, ovvero alle culture “particolari” che presero il posto di quella universale”, in linea con il “Progetto Pitagora” propongo
GILGAMESH o AL-LAT (ma questa qui i monoteisti non la digeriranno proprio!!)
non so molto di come sull’altra sponda sia percepito Pitagora, che comunque viene annoverato fra i sapienti greci. Ho dato un’occhiata alla sua pagina wikipedia in arabo, e vi viene dato più spazio ai suoi soggiorni in oriente e ai suoi interessi matematici, rispetto a quella italiana che si concentra sugli aspetti filosofici della sua dottrina.
Ma d’altra parte, anche Erasmo non è che fosse così “popular” prima che gli venisse intitolato il progetto, no?
D
be’ nemmeno un nome di donna… ma in realtà non me ne vengono in mente tanti… al-Khansa’, Rabi’a al-Adawiya, Fatima (bello questo, sia perché rinvia alla figlia del Profeta, sia perché nome comune di donna, quindi dedicato a tutte le Fatme del mondo arabo)
PS acc leggo solo ora dibattito su Mediterraneo, be’ mo’ ci rifletto..
ce l’ho, ce l’ho Rita El-Khayyat, ma perché devono essere già tutti morti?
Anche Hoda al-Shaarawi.
Sentite, facciamo così. Ora io la lista la lascio così sennò devo cambiarla ogni 3 ore e poi il risultato è falsato perché ad esempio Averroé sta lì da 4 giorni e al-Farabi da 2 etc. etc.
Quindi. Tra un po’ chiudo il sondaggino, intanto voi sciorinate le vostre profondissime culture mediterranee facendo elenchi.
Alla fine scriviamo ai petizionisti e gli diciamo quello che è successo qui. Che ne dite?
Ok, ma se andiamo nel mediterraneo antico forse la mitologia e l’etimologia sono meglio della storia e dei personaggi famosi.
Quando srciverai ai petizionisti potresti proporre anche Thètis (nereide con il dono della metamorfosi, madre di Achille, e trasposizione indoeuropea di una divinità del mare pre indoeuropea), Urania (nome di Aphrodite quando emese dalle acque cipriote, divinità marina), Wadji-Wer (divinità egizia impersonificante il mediteraneo e la prosperità, è rappresentata come una donna incinta-o un androgino-pieno di doni) Ionio (il probabile nome plesagico, e quindi antichissimo, di Mediterraneo), oppure dal nome più antico consociuto per il Mediterraneo (non so quale sia) e così via.
Oppure prendere spunto dalla prima e più antica città che ne fu la capitale commerciale: Ugarit (oggi رأس شمره vicino a Latakia), città che inventò la talassocrazia, l’alfabeto, ecc. e che scomparve alla fine ell’età del bronzo.
Insomma non dobbiamo fare solo l’equivalente di Erasmo (che, Darmius, non sarà stato famoso fuori dall’ambito dei modernisti, ma tra di noi era già famosissimo) trovando il nome di un uomo (o di una donna) azzeccato, ma qualcosa che possa esprimere l’idea di mediterraneo.
Per esempio Ugarit non sarà famosa, ma mi sembra perfetta, la civiltà mediterranea è fatto di città, porti, commerci e navigazione, olio, scrittura, arte, sole&mare, ecc. ecc. tutte cose che quella città rappresenta egregiamente.
Ugarit, ma c’è anche Ebla (scoperta da italiani!!), molto più antica (e Mari) e
perché no… la dea fenicia ISHTAR (o Astarte= Afrodite=Iside=Cibele), alias Dea Madre
Perché, valeva anche l’antichità preislamica? Apollodoro da Damasco allora è un’altra svista mica da ridere. Vabbè, s’è capito, le candidature non mancano
Sul preislamico, Luciano di Samosata, l’ha detto qualcuno?
Visto che sono chiamato in causa con tale prepotenza (evidentemente in questo mondo convulso non si può pisolare in santa pace per qualche mese) mi tocca d’intervenire.
Ma chi sono tutti quegli intellettualoni della lista? Averro-chi?
Oibò, così mi date un’immagine dell’università antica, apatica, polverosa, irta di ragnatele come una biblioteca alessandrina, impermeabile alle radiose e fluttuanti effusioni del marketing.
Non capisco tutto questo rovello, dato che il nome con ogni evidenza perfetto è Omar Sharif, al secolo Michael Demitri Shalhoub: compagno di classe di Edward Said,laureato in fisica e matematica, avendo interpretato tutti e tutto, da Lawrence a Zivago, da Gengis Khan al principe Rodolfo d’Austria fino al Che, è l’esempio perfetto delle doti di adattabilità richieste allo studente moderno e mediterraneo. Fra l’altro, a riprova della sua flessibilità e capacità di inventarsi mezzi di sostentamento (altre doti basilari) l’Omar è notoriamente campione di bridge, e ha pure inventato un software dedicato al giuoco che porta il suo nome. Insomma, vedete voi.
Ma quel Dante lì l’è quello dell’Asin Palacios? Sarà mica un mezzo musulmano come voi?