Non si ferma (rivolta in Tunisia, 3)
Sebbene Ben Ali abbia sostituito il Ministro della gioventù la rivolta in Tunisia non coinvolge solo i giovani.
A Tunisi, Sidi Bouzid e a Jendouba hanno manifestato anche gli avvocati, per esempio.
A Jendouba è stato arrestato Mouldi Zoubi, un giornalista di Radio Kalima (vietata in Tunisia), che è nel mirino del regime da molto tempo (qui, qui, e qui).
La repressione si fa più violenta e altri ragazzi emulano Mohamed Bouazizi, il ventiseienne che lo scorso 17 dicembre si è dato fuoco di fronte alla Prefettura di Sidi Bouzid per protestare contro la confisca del suo banchetto di frutta e legumi, scatenando la rivolta.
Un altro giornalista è stato arrestato a Gafsa.
Osservatorio Internazionale per i diritti pubblica, insieme a una testimonianza della famiglia di Mohamed, l’ultimo messaggio del ragazzo su FB:
Me ne vado, mamma, perdonami, i rimproveri sono inutili, mi sono perduto lungo un cammino che non riesco a controllare, perdonami se ti ho disobbedito, rivolgi i tuoi rimproveri alla nostra epoca, non a me, io me ne vado e la mia partenza è senza ritorno, io non ne posso più di piangere senza lacrime, i rimproveri sono inutili in quest’epoca crudele, su questa terra degli uomini, io sono stanco e non mi ricordo niente del passato, me ne vado chiedendomi se la mia partenza mi aiuterà a dimenticare.
A nulla, ovviamente, è servita la visita di Ben Ali a Mohamed in ospedale:
La rivolta non si ferma (altre notizie qui). Qui c’è un tentativo di calendario delle manifestazioni.
Qui c’è una raccolta di slogan.
Eccone qualcuno:
وزارة الداخلية إدارة ارهابية
Ministero dell’interno, Direttivo del terrorismo
يا مواطن إيجا معنا ضد القمع و الاهانة
Cittadino, manifesta insieme a noi contro la corruzione e l’umiliazione
تونس شعب لا حكومة
La Tunisia è un popolo non un governo
Un update continuo, con diversi video, lo trovate anche qui.
https://in30secondi.altervista.org/2010/12/30/non-si-ferma/https://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/12/sidi-2.jpghttps://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/12/sidi-2-150x150.jpgIn fiammecorruzione,disoccupazione,gafsa,Jendouba,rivolta,sidi bouzid,tunisi,tunisia,zayn el-abidin ben ali
temo, tristemente, che finché non ci scappano i morti queste azioni saranno ancora circondate dal silenzio internazionale…
D
temo che se i morti non saranno turisti europei, si continuerà a non parlarne.