La luce (velata) del mondo di Paparatzinger
Luce del mondo di Papa Ratzinger esce 23 novembre.
Dall’Osservatore Romano, 21 novembre 2010:
I cristiani sono tolleranti ed in quanto tali permettono anche agli altri la loro peculiare comprensione di sé. Ci rallegriamo del fatto che nei Paesi del Golfo arabo (Qatar, Abu Dhabi, Dubai, Quwait) ci siano chiese nelle quali i cristiani possono celebrare la Messa e speriamo che così accada ovunque. Per questo è naturale che anche da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee.
Per quanto riguarda il burqa, non vedo ragione di una proibizione generalizzata. Si dice che alcune donne non lo portino volontariamente ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. È chiaro che con questo non si può essere d’accordo. Se però volessero indossarlo volontariamente, non vedo perché glielo si debba impedire (fonte).
A parte il fatto che in termini generali il ragionamento di Joseph non fa una piega, ecco il mio (più classico) elenco di rilievi:
- la dicitura “Golfo arabo” è ideologica (evidentemente anti iraniana): si veda questo post di Mazyar. A meno che il traduttore non abbia sbagliato l’attribuzione dell’aggettivo (vs. paesi arabi del Golfo);
- Il Quwait non esiste (esiste il Kuwait, col kappa, invece);
- il burqa, non smetteremo mai di ripeterlo, è una variante locale del velo integrale. Andrebbe usato un altro termine o, appunto, il generico “velo integrale”.
Ora che anche Paparatzi ha usato burqa ho perso definitivamente la speranza di vedere un uso corretto della terminologia riguardante la velatura delle donne musulmane nel mondo. Va bene, c’è di peggio, non me ne faccio un cruccio.
In attesa di precisazioni puntuali sull’uso del preservativo mi auguro che quell’accenno alla “violenza imposta loro” diventi d’ora in poi il faro della politica culturale della cattolicità riguardo al corpo femminile.
https://in30secondi.altervista.org/2010/11/21/la-luce-velata-del-mondo-di-paparatzinger/Doppio veloburqa,golfo arabo,golfo persico,osservatore romano,papa ratzinger,velo
Basta con la pillola, basta l’aspirina. Non bisogna prenderla prima o dopo, ma invece.
http://listen.grooveshark.com/#/search/songs/?query=guccini%20sesso
Perché, solo nel cosiddetto “Golfo Arabo” i cristiani possono celebrare messa? Personalmente ne ho visti anche in Turchia, Siria, Giordania, Tunisia, Libia, Marocco, e mi si dice che capiti anche in Egitto e Algeria; forse mi sarò sbagliato, saranno stati scintoisti travestiti, o comparse pagate dal Gran Muftì.
E nel caso i cristiani non potessero celebrare messa nel cosiddetto “Golfo Arabo”, cesserebbe di essere “naturale che anche da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee”? Diventerebbe bizzarro, o proibito?
Comunque sia, c’è chi fa subito tesoro dei consigli di Minos:
(…) “Sursum corda, Burqinella,
C’è la fatwa papalina,
Se ti garba porta il velo
Dalla sera alla mattina”
“Giallabone, santo cielo,
Tutto resta come prima:
Dimostriamo il nostro zelo
Abusando d’aspirina” (…)
Io ne ho visti in Egitto, Tunisia e Libano. In Egitto sono anche andato a messa, se per questo. In Marocco ed Algeria ho visto chiese che erano evidentemente attive come tali, anche se non ho visto persone entrare per delle funzioni.
La cattedrale cattolica di Milwaukee, che tra l’altro si trova accanto ad un bel tempio massonico, mi è parsa decisamente meno frequentata di quella di Tunisi, per tacere di quelle egiziane.
A tal proposito, in Tunisia e Libia – per citare due nazioni dove la nostra presenza è assai nutrita – i lavoratori residenti italiani (ENI, imprese varie, diplomatici) oltre che potere praticare il culto cristiano nei luoghi deputati hanno anche scuole dove i figli imparano esclusivamente l’italiano: nessuno si sogna di dirgli che devono imparare l’arabo, e devono integrarsi alle tradizioni locali, o simili amenità.
Mizam: credo che a Roma e Milano, come minimo, esistano scuole inglesi, francesi ed americane dove i figli dei residenti inglesi, francesi ed americani studiano i programmi inglesi, francesi ed americani senza che nessuno si sogni di citare al riguardo il concetto di “integrazione”.
Inoltre, quella che è ritenuta la migliore università dell’Egitto e forse del mondo arabo si chiama università AMERICANA del Cairo.
Oppure L’Université Senghor — francese — di Alessandria d’Egitto. E a proposito di Alessandria, per gli appassionati della leggendaria “reciprocità”, basti vedere su Wikipedia:
“Today, the patriarchal seat of the Pope of the Coptic Orthodox Church is Saint Mark Cathedral in Ramleh. The most important Coptic Orthodox churches in Alexandria include Pope Cyril I Church in Cleopatra, Saint Georges Church in Sporting, Saint Mark & Pope Peter I Church in Sidi Bishr, Saint Mary Church in Assafra, Saint Mary Church in Gianaclis, Saint Mina Church in Fleming, Saint Mina Church in Mandara, and Saint Tekle Haymanot Church in Ibrahimeya.
The most important Greek Orthodox churches in Alexandria are Saint Anargyri Church, Church of the Annunciation, Saint Anthony Church, Archangels Gabriel & Michael Church, Saint Catherine Church, Cathedral of the Dormition in Mansheya, Church of the Dormition, Prophet Elijah Church, Saint Georges Church, Church of the Immaculate Conception in Ibrahemeya, Saint Joseph Church in Fleming, Saint Joseph of Arimathea Church, Saint Mark & Saint Nectarios Chapel in Ramleh, Saint Nicholas Church, Saint Paraskevi Church, Saint Sava Cathedral in Ramleh, and Saint Theodore Chapel. In communion with the Greek Orthodox Church is the Russian Orthodox church of Saint Alexander Nevsky in Alexandria, which serves the Russian speaking community in the city.
Churches that follow the Latin Catholic rite include Saint Catherine Church in Mansheya and Church of the Jesuits in Cleopatra.
The Saint Mark Church in Shatby, found as part of Collège Saint Marc is multi-denominational and hold liturgies according to Latin Catholic, Coptic Catholic and Coptic Orthodox rites.
Ebbene, ci si accontenterebbe che per reciprocità Milano ospitasse edifici di culto islamico nella misura di un decimo delle chiese di Alessandria. Ohibò, ma forse per i crociati nostrani quelle ortodosse non contano…